giovedì 7 luglio 2016

Qualiano, con i primi veri caldi, torna la sofferenza idrica cittadina.

Il prezioso liquido non manca, ma la pressione negli ultimi mesi a questa parte è diminuita notevolmente, in alcuni piani si attinge solo di notte.

Stanno diventando un tormentone le lamentele dei cittadini che hanno difficoltà a ricevere il liquido vitale già dal primo piano in su, secondo voci generali, l’acquedotto SCPA non starebbe fornendo un servizio adeguato ai canoni richiesti  per i quali starebbe facendo pagare aumenti ingiustificati in rapportato a un servizio non brillante, infatti, nessun contratto stipulato con l’Ente erogatore prevede che per avere l’acqua al primo piano, necessariamente bisogna dotarsi di un impianto di sollevamento.

L’Indignazione della cittadinanza sta diventando generale, i quesiti che maggiormente sono posti in tutte le discussioni sono questi: se agli ingiustificati aumenti dei canoni si aggiungono i costi d’istallazione, la manutenzione e il consumo elettrico necessario per portare l’acqua nelle proprie abitazione, essi raggiungono una cifra di tutto rispetto a fronte poi di un servizio che al primo sorgere del caldo, vede la pressione diminuire del 60% anche nei cortili al piano terra.

Sommando le cose, si sarebbe raggiunto uno standard, prezzo qualità, del servizio erogato abbastanza insoddisfacente, per cui da molte parti si levano voci allarmate contro l’Ente erogatore, tutti si chiedono anche a cosa sia servito costruire un impianto all’avanguardia con enorme vasca di accumulo, serbatoio di un’altezza che domina e sovrasta la città, se poi questo deve essere usato solo come punto di riferimento nella nebbia per individuare la città di Qualiano da automobilisti e piloti di elicotteri, quando i suoi costi sarebbero bastati a rifare la rete idrica dell’intera città.

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