È in arrivo in Italia la prima insulina 'biosimilare per milioni di diabetici, si tratta di un sistema molto più semplice da applicare per la profilassi, come riportato anche dal Mattino di Napoli.
Curare il diabete sarà molto più semplice in futuro, è in arrivo in Italia la prima insulina biosimilare, in altre parole, un farmaco biotecnologico che ha un profilo di efficacia e sicurezza uguale a quello conosciuto e usato finora, ma con il vantaggio di avere sistema di somministrazione agevolato e costi per il Ssn ben più ridotti, il nuovo sistema di cura è valido sia per i pazienti con diabete di tipo 1, e anche per i circa 800mila pazienti con diabete di tipo 2, ed ai quali la terapia orale non è più sufficiente.
La nuova insulina, (glargine biosimilare), offre il vantaggio per i pazienti di una maggiore facilità di somministrazione, infatti, la cura necessaria sarà iniettata con una penna iniettiva, una cura innovativa più semplice da utilizzare e più accurata, finora il ricorso all’insulina è visto dal paziente come una condanna fisica, una sorta di 'ultima spiaggia, l’alleggerimento della terapia con l’introduzione del nuovo sistema di cura senz’altro darà un apporto psicologico positivo a chi è affetto da questa insufficienza funzionale.
Curare il diabete sarà molto più semplice in futuro, è in arrivo in Italia la prima insulina biosimilare, in altre parole, un farmaco biotecnologico che ha un profilo di efficacia e sicurezza uguale a quello conosciuto e usato finora, ma con il vantaggio di avere sistema di somministrazione agevolato e costi per il Ssn ben più ridotti, il nuovo sistema di cura è valido sia per i pazienti con diabete di tipo 1, e anche per i circa 800mila pazienti con diabete di tipo 2, ed ai quali la terapia orale non è più sufficiente.
La nuova insulina, (glargine biosimilare), offre il vantaggio per i pazienti di una maggiore facilità di somministrazione, infatti, la cura necessaria sarà iniettata con una penna iniettiva, una cura innovativa più semplice da utilizzare e più accurata, finora il ricorso all’insulina è visto dal paziente come una condanna fisica, una sorta di 'ultima spiaggia, l’alleggerimento della terapia con l’introduzione del nuovo sistema di cura senz’altro darà un apporto psicologico positivo a chi è affetto da questa insufficienza funzionale.
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