L’Italia delle truffe, per la Polizia tributaria di Napoli è facile operare controlli di chi è schedato negli archivi dell’Ente di assistenza, se ha dei dubbi, è nelle sue facoltà operare controlli medici e verificare l’attendibilità delle certificazioni prodotte in seguito alle richieste degli assistiti, e se scopre che sono stati commessi degli illeciti è giusto che opera la rivalsa nei confronti dei truffatori e cerchi di recuperare quanto illecitamente devoluto.
Molto più difficile si presenta il compito delle fiamme gialle nell’incastrare i furboni che nel mondo dell’Expo hanno truffato miliardi di soldi degli italiani con la grande complicità della politica che ha ordito le trame con intelligenza e furberia assoluta, sena contare i costi delle indagini, mentre per l’Inps bastano degli ispettori normalmente nominati internamente all’organico, per i finanzieri costretti a muoversi con cautela nella rete politica le indagini alla fine costano milioni nell’apparato della giustizia.
Mentre l’Istituto di previdenza riuscirà a recuperare parte dei proventi devoluti forse ingiustamente, la Magistratura quanto riuscirà a recuperare il maltolto alla miriade di truffatori legalmente autorizzati dalla grande politica, le grandi inchieste del passato si sono dimostrate per lo più dei grandi flop, dove in tante occasioni è stato buttato un l’agnello sacrificale precedentemente predestinato in pasto ai lupi e il gioco è fatto, niente recupero, niente pene per i lestofanti, e via al prossimo grande progetto fregarolo, e io pago.
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