La notizia arriva direttamente dai centri ospedalieri specializzati in trapianti, la Campania al 14%, si avvicina alla media nazionale del 19%.
L’apporto maggiore, secondo quanto dichiarato dai gruppi di medici specializzati nelle varie banche chirurgiche dei trapianti, sarebbe dato dalla consapevolezza e disponibilità dei familiari della persona dichiarata clinicamente morta in sala di rianimazione, dall’aumento esponenziale delle cremazioni che distruggono l’essere e dalla ricezione della campagna informazione che arriva tutti i giorni dalla Sanità e che sta dando i suoi frutti.
Nel 2015, il numero degli interventi di trapianto è aumentato sensibilmente, lo rende noto il Dipartimento Interaziendale Trapianti Campania, Coordinamento Donazioni e Trapianti AORN dell’ospedale A. Cardarelli, a beneficiarne maggiormente sono stati i trapianti cardiaci, renali, epatici, oculistici e altri, la notizia è stata riportata anche da ANSA, in Italia sono ancora tantissime persone in attesa di organi, molti si trovano in fase terminale e vivono nella speranza di essere trapiantati.
L’apporto maggiore, secondo quanto dichiarato dai gruppi di medici specializzati nelle varie banche chirurgiche dei trapianti, sarebbe dato dalla consapevolezza e disponibilità dei familiari della persona dichiarata clinicamente morta in sala di rianimazione, dall’aumento esponenziale delle cremazioni che distruggono l’essere e dalla ricezione della campagna informazione che arriva tutti i giorni dalla Sanità e che sta dando i suoi frutti.
Nel 2015, il numero degli interventi di trapianto è aumentato sensibilmente, lo rende noto il Dipartimento Interaziendale Trapianti Campania, Coordinamento Donazioni e Trapianti AORN dell’ospedale A. Cardarelli, a beneficiarne maggiormente sono stati i trapianti cardiaci, renali, epatici, oculistici e altri, la notizia è stata riportata anche da ANSA, in Italia sono ancora tantissime persone in attesa di organi, molti si trovano in fase terminale e vivono nella speranza di essere trapiantati.
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