lunedì 13 giugno 2016

Roma, i furbetti del cartellino, per il momento, vincono ancora.

Badge classico.
In Cdm ritirato il decreto che prevedeva sanzioni per i dirigenti che non segnalano gli abusi, riconcessa la possibilità di barare al lavoro.
 
La prima versione del decreto passata in Consiglio dei ministri a gennaio, prevedeva pene severe anche per i dirigenti che venuti a conoscenza delle truffe, non denunciavano e non sospendevano i dipendenti infedeli macchiandosi di omissione di atti d’ufficio, reato punito legalmente, i furbetti di turno che timbravano e se ne andavano oppure si facevano addirittura timbrare da altri colleghi,

Ma nella nuova versione che giovedì tornerà in Consiglio dei ministri per il via libera finale, il provvedimento forse sarà epurato della parte che prevedeva pene per i dirigenti, dopo il parere delle commissioni parlamentari, la linea sarà più morbida, abolito il reato per i dirigenti che non si accorgono di chi striscia il badge per conto terzi o di chi continua a truffare la società.

Il Governo si è accorto che come era stato stilato il provvedimento precedente difficilmente poteva funzionare, dato i tempi tecnici molto ristretti che erano previsti per addivenire a una sentenza inattaccabile, infatti, è necessario modificare i dati temporali delle scadenze per evitare scappatoie per notifiche e obblighi di presentazione.

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