Dal Senato, la proposta di legge che istituisce nuovi criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi.
Per pareggiare i conti con Verdini per l’appoggio ricevuto con la fiducia al governo, Renzi concede al Senatore la legge sul condono edilizio camuffato, le nuove norme inserite nel provvedimento favoriscono la scappatoia dalla demolizione prevista finora, come si legga anche sul Mattino di Napoli.
Il provvedimento conferma, per la fase dell'esecuzione delle demolizioni, l'attuale sistema a doppio binario, che vede la competenza dell'autorità giudiziaria, in presenza della condanna definitiva del giudice penale per i reati di abusivismo edilizio, ove la demolizione non sia stata ancora eseguita, e delle autorità amministrative (Comuni, Regioni e Prefetture), che procedono con le forme del procedimento amministrativo.
In particolare, si attribuisce al procuratore della Repubblica il compito di determinare i criteri di priorità per l'esecuzione degli ordini di demolizione delle opere abusive, in presenza della condanna definitiva del giudice penale per i reati di abusivismo edilizio, degli ordini di «rimessione in pristino» dello stato dei luoghi, in presenza di condanna definitiva del giudice penale per l'esecuzione di opere su beni paesaggistici in assenza o in difformità all'autorizzazione.
Sarà istituito presso il Ministero delle Infrastrutture la «Banca dati nazionale sull' abusivismo edilizio», cui tutte le autorità e gli uffici competenti dovranno condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti. Il tardivo inserimento delle informazioni nella banca dati comporta una sanzione pecuniaria di 1.000 euro per il dirigente o funzionario inadempiente. La gestione della banca dati è attribuita all'Agenzia per l'Italia digitale.
Per pareggiare i conti con Verdini per l’appoggio ricevuto con la fiducia al governo, Renzi concede al Senatore la legge sul condono edilizio camuffato, le nuove norme inserite nel provvedimento favoriscono la scappatoia dalla demolizione prevista finora, come si legga anche sul Mattino di Napoli.
Il provvedimento conferma, per la fase dell'esecuzione delle demolizioni, l'attuale sistema a doppio binario, che vede la competenza dell'autorità giudiziaria, in presenza della condanna definitiva del giudice penale per i reati di abusivismo edilizio, ove la demolizione non sia stata ancora eseguita, e delle autorità amministrative (Comuni, Regioni e Prefetture), che procedono con le forme del procedimento amministrativo.
In particolare, si attribuisce al procuratore della Repubblica il compito di determinare i criteri di priorità per l'esecuzione degli ordini di demolizione delle opere abusive, in presenza della condanna definitiva del giudice penale per i reati di abusivismo edilizio, degli ordini di «rimessione in pristino» dello stato dei luoghi, in presenza di condanna definitiva del giudice penale per l'esecuzione di opere su beni paesaggistici in assenza o in difformità all'autorizzazione.
Sarà istituito presso il Ministero delle Infrastrutture la «Banca dati nazionale sull' abusivismo edilizio», cui tutte le autorità e gli uffici competenti dovranno condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti. Il tardivo inserimento delle informazioni nella banca dati comporta una sanzione pecuniaria di 1.000 euro per il dirigente o funzionario inadempiente. La gestione della banca dati è attribuita all'Agenzia per l'Italia digitale.
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