Non si sono risparmiati epiteti destabilizzanti tra Matteo Salvini e Angelino Alfano con un botta e risposta che non onora la politica, sembra già essere il preludio di una campagna elettorale vecchio stampo che invece di puntare a una programmazione volta al risanamento dello Stato, si prepara a battaglie di piazza e di marciapiedi che solo un pubblico mediocre può accettare, con una barca che sta navigando imbarcando acqua, quello che non serve, sono proprio i battibecchi.
Certamente è poco onorevole vedere Berlusconi appeso dietro il carroccio allo scopo di farsi trainare perché a corto di carburante, con l’unica prerogativa di fare da gregario in un contesto che anche in caso positivo, non gli lascerebbe spazio alla finestra drappata verde, per FdI il discorso è diverso, la Lega Nord per il partito della Meloni lascia intravvedere il barlume di luce mai avuto, dalla fusione Lega Nord, FI e FdI, chi ne beneficerà veramente sarà Matteo Salvini che sta già abituandosi ai primi piani televisivi.
Salvini ci ha tenuto a sottolineare che l’alleanza nata oggi non è quelle del 94 tra FI e Lega, ma Lega FI a conduzione prettamente salviniana, quest’alleanza non fa altro che mettere maggiormente in risalto la posizione dei cinque stelle che rifiutando alleanze e accomodamenti tira dritto appoggiato dai suoi seguaci che gli riconoscono i meriti che nel corso di anni sono diventati sempre più evidenti come la trasparenza, la coerenza, la democraticità, e non ultimo, il rispetto popolare.
Il MoVimento cinque stelle corre da solo, seguito da una percentuale di elettori italiani che sta crescendo in modo esponenziale, merito appunto della coerenza e della limpidezza del suo modo di assoggettarsi alle decisioni della rete ritenuta veramente sovrana e fortemente partecipativa alla conduzione e alla salvezza dell’economia del Paese, attualmente, le previsioni pongono il M5s su un alto gradino del podio dal quale potranno buttare via i bavagli per contrastare e annientare la malapolitica.
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