De Luca tenta d fare tutto da solo, anche la sua Giunta sta seguendo le sue direttive, rivedere le passate decisioni per accertarne trasparenza e legalità.
Il governatore campano, dopo aver sostenuto e vinto il braccio di ferro con la legge Severino si appresta a porre in atto le promesse fatte in campagna elettorale, tra le sue prerogative, quelle di rivedere quasi tutto l’andazzo del governo, appalti, rifiuti, trasporti, servizi, allo scopo ha tenuto per se le deleghe più importanti e decisive per la vita regionale, forse per tenere fede alle promesse fatte, vuole rischiare in prima persona anche le denunce pur di riformare tutto l’apparato regionale.
De Luca sta confermando l’intenzione di volerci vedere chiaro nelle passate decisioni che hanno influenzato la vita sociale della regione, sta cercando di fare un lavoro d’intelligenze che nemmeno gli compete ma che rientra nei suoi programmi di governo, bandi di gara bloccati, chiesta la collaborazione di Cantone per vagliare gli appalti, rivedere il sistema assunzioni, sono cose che mentre da un lato possono frenare l’economia e le attività. Dall’altro lato portano a sperare quasi in una nuova politica trasparente e altamente sociale.
I modi di fare del nuovo governatore si equiparano a quelli della presidenza americana, anche se i poteri sono diversi per statuto, certo De Luca sta rischiando molto, dirigendo personalmente di buona parte della vita sociale della Regione Campania, c’è da augurarsi che le sue scelte e decisioni si rivelano positive per ricominciare a vivere, ma l’incognita nel peggiore dei casi potrebbe anche determinare la paralisi delle attività funzionali per la vita stessa della Regione.
Questo potrebbe essere il vero presidenzialismo, una formula mai attuata, rivedere tutte le carte anche delle decisioni passate per evitare futuri errori, attualmente, sono stati annullati appalti per circa un miliardo di euro in attesa delle verifiche che diano certezze di fare bene, ma l’importante e fare in fretta, perché l’economia campana non può aspettare ancora molto, la sanità in ginocchio, i trasporti con ruote bucate, il commercio che chiede aiuto, il turismo trattato a calci nel sedere, sono tutti argomenti urgenti, e se sono risolutive, ben vengano le decisioni di De Luca.
De Luca, mentre chiede l’aiuto di Cantone, propone soluzioni operative che sembrano sfidare avversari e clientelismo rischiando convinto anche i ricorsi e le decisioni dei tribunali, per il momento, sulla Severino, ha avuto ragione lui, le sue opposizioni sono state accolte, e la magistratura poteva anche risparmiarsela questa brutta figura.
Il governatore campano, dopo aver sostenuto e vinto il braccio di ferro con la legge Severino si appresta a porre in atto le promesse fatte in campagna elettorale, tra le sue prerogative, quelle di rivedere quasi tutto l’andazzo del governo, appalti, rifiuti, trasporti, servizi, allo scopo ha tenuto per se le deleghe più importanti e decisive per la vita regionale, forse per tenere fede alle promesse fatte, vuole rischiare in prima persona anche le denunce pur di riformare tutto l’apparato regionale.
De Luca sta confermando l’intenzione di volerci vedere chiaro nelle passate decisioni che hanno influenzato la vita sociale della regione, sta cercando di fare un lavoro d’intelligenze che nemmeno gli compete ma che rientra nei suoi programmi di governo, bandi di gara bloccati, chiesta la collaborazione di Cantone per vagliare gli appalti, rivedere il sistema assunzioni, sono cose che mentre da un lato possono frenare l’economia e le attività. Dall’altro lato portano a sperare quasi in una nuova politica trasparente e altamente sociale.
I modi di fare del nuovo governatore si equiparano a quelli della presidenza americana, anche se i poteri sono diversi per statuto, certo De Luca sta rischiando molto, dirigendo personalmente di buona parte della vita sociale della Regione Campania, c’è da augurarsi che le sue scelte e decisioni si rivelano positive per ricominciare a vivere, ma l’incognita nel peggiore dei casi potrebbe anche determinare la paralisi delle attività funzionali per la vita stessa della Regione.
Questo potrebbe essere il vero presidenzialismo, una formula mai attuata, rivedere tutte le carte anche delle decisioni passate per evitare futuri errori, attualmente, sono stati annullati appalti per circa un miliardo di euro in attesa delle verifiche che diano certezze di fare bene, ma l’importante e fare in fretta, perché l’economia campana non può aspettare ancora molto, la sanità in ginocchio, i trasporti con ruote bucate, il commercio che chiede aiuto, il turismo trattato a calci nel sedere, sono tutti argomenti urgenti, e se sono risolutive, ben vengano le decisioni di De Luca.
De Luca, mentre chiede l’aiuto di Cantone, propone soluzioni operative che sembrano sfidare avversari e clientelismo rischiando convinto anche i ricorsi e le decisioni dei tribunali, per il momento, sulla Severino, ha avuto ragione lui, le sue opposizioni sono state accolte, e la magistratura poteva anche risparmiarsela questa brutta figura.
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