Ancora una volta la richiesta per la convocazione di un Consiglio Comunale è arrivata dai banchi dell’opposizione, infatti, il 30/giugno, con protocollo n° 7468, è stata protocollata la richiesta ufficiale per la convocazione di un Consiglio Comunale con 5 punti all’ordine del giorno, vista la calma nella quale la maggioranza politica cittadina si culla da mesi ormai, i componenti dell’opposizione in consiglio ritengono doveroso battere un colpo e mostrare ai cittadini che il consiglio c’è ancora.
I cinque punti esposti nella richiesta protocollata fanno pensare che a monte, ci siano le lamentele dei commercianti e dei cittadini che si sono sentiti burlati dagli errori commessi dalla dirigenza fiscocommerciale del Comune, l’abolizione o riduzione del 50% della Tari e della Tasi a compensazione degli errori che sarebbero stati commessi dal palazzo municipale, già questi due punti basterebbero per infiammare gli animi, poi, piano parcheggi, Sogert e evasione fiscale completano un quadro che alcuni hanno provveduto a imbrattare senza sapere poi come ripulire.
Se le casse comunali piangono, non vuol dire che per vederle sorridere bisogna solleticarle sotto i piedini con i biglietti da cento euro recuperati con le sanzioni al traffico, in tanti casi discutibili, ma onorati solo perché un ricorso costa due volte tanto, questi i punti dei quali è stato chiesto l’inserimento nell’O.d.g., aumenti di Tari e Tasi, da più parti giudicati ingiustificati e forse oggetto di ricorsi, come pure tenere sul groppone la Sogert, il cui lavoro potrebbe essere svolto dai giovani della città raggiungendo svariati obiettivi, primo dei quali, l’abolizione dell’intermediario, senza dimenticare una seria revisione del piano parcheggi.
Ad ogni buon conto, visti i temi da trattare molto cari ai portafogli della cittadinanza, si presume che molti cittadini si prenderanno anche qualche giorno di festa dalle ferie per assistere al dibattito e stare al fianco degli oppositori, anche per capire com’è che sebbene nel Consiglio e in Giunta siano presenti validi commercialisti avrebbero permessi e tollerati determinati errori gettando ombre anche sul loro operato, non basta non aver firmato, è compromettente già l’averlo permesso, se è stato commesso.
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