Gli indagati fanno parte di un gruppo criminale che operava in tutta Italia regolarizzando stranieri clandestini.
Venti arresti sono stati effettuati in seguito a un’indagine partita dal furto delle carte di identità rubate nel Comune di Gallipoli, l’intera operazione definita “Bingo” includeva reati per associazione per delinquere finalizzata al furto di armi e documenti d’identità presso gli uffici Anagrafe e di polizia locale, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione, contrabbando di sigarette ed altro.
Sono stati interessati nella vicenda diversi comuni tra cui: Melito, Giugliano in Campania, Napoli. Santa Maria Capua Vetere, Teverola, Frignano, le indagini furono avviate in seguito al furto di circa 1500 carte d’identità oltre ad altro materiale atto a offendere, il gruppo criminale operante in varie regioni italiane aveva stabilito la sua base fissa a Melito di Napoli.
Gli indagati fanno parte di un gruppo criminale, che da Melito di Napoli, operava dal Sud, al Nord Italia, specializzato nei furti di documenti d’identità presso gli uffici comunali per poi usarli per la regolarizzazione di persone clandestine extracomunitarie estorcendo loro ingenti cifre, infatti, molti dei documenti d’identità rubati, sono stati ritrovati in possesso a cittadini siriani, albanesi, palestinesi, iraniani ed afghani fermati in Italia ed in varie nazioni europee.
Venti arresti sono stati effettuati in seguito a un’indagine partita dal furto delle carte di identità rubate nel Comune di Gallipoli, l’intera operazione definita “Bingo” includeva reati per associazione per delinquere finalizzata al furto di armi e documenti d’identità presso gli uffici Anagrafe e di polizia locale, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione, contrabbando di sigarette ed altro.
Sono stati interessati nella vicenda diversi comuni tra cui: Melito, Giugliano in Campania, Napoli. Santa Maria Capua Vetere, Teverola, Frignano, le indagini furono avviate in seguito al furto di circa 1500 carte d’identità oltre ad altro materiale atto a offendere, il gruppo criminale operante in varie regioni italiane aveva stabilito la sua base fissa a Melito di Napoli.
Gli indagati fanno parte di un gruppo criminale, che da Melito di Napoli, operava dal Sud, al Nord Italia, specializzato nei furti di documenti d’identità presso gli uffici comunali per poi usarli per la regolarizzazione di persone clandestine extracomunitarie estorcendo loro ingenti cifre, infatti, molti dei documenti d’identità rubati, sono stati ritrovati in possesso a cittadini siriani, albanesi, palestinesi, iraniani ed afghani fermati in Italia ed in varie nazioni europee.
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