giovedì 14 maggio 2015

La politica degli impresentabili e gli omissis alle denunce d’ineleggibilità.

Palazzo Santa Lucia. foto Wikipedia
Condannati, inquisiti e cambio colore, il Corriere della sera ha avuto il coraggio di pubblicare i nomi di tutti gli impresentabili che grazie ai cavilli legali, saranno ancora nelle liste.

Condannati e inquisiti presenti in tutte le liste, nella destra, nella sinistra, in qualcuna di centro, non se ne salva nessuna perché è il sistema a permetterlo, il Tar ha bocciato le denunce d’incanditabilità di molti nomi promosse dai pentastellati perché la legge non permette l’esclusione dalle liste dei candidati che non siano stati inquilini dello Stato per almeno sei sette anni, quindi il popolo è costretto a leggere i loro nomi sulle volgari e arbitrarie affissioni che si coprono l’un l’altro in una guerra pubblicitaria per la rielezione.

Quanti sono gli impresentabili, gli inquisiti o, peggio ancora, i condannati, sono veramente tanti secondo quanto pubblicato dal Corriere della Sera il 12/05, senza contare quelli definiti “voltagabbana” che negli ultimi giorni hanno cambiato treno ritenendo quest’ultimo quello vincente, i leader dei vari schieramenti cercano di minimizzare appellandosi alla legge che ha validato le candidature anche di chi dovrebbe stare in galera, qualcuno di loro, nel difendersi, invita a non votarli, come se questo potesse annullarne l’inserimento nelle liste avvenuto con la loro consapevolezza.

Appello agli elettori che intendono votare con coscienza, intelligenza e serietà elettorale, prima di decidere seriamente la propria intenzione di voto, è importante leggere l’articolo suddetto per rendersi conto di quali siano i nomi da tenere fuori dalla competizione essendosi già macchiati di colpe in danno popolare, sbagliare è umano, perseverare e diabolico, riammettere certi personaggi vorrebbe dire anche non potersi più lamentare in futuro, denunciare il ladrocinio dopo aver dato loro la possibilità di rubare, sarebbe proprio una grande idiozia.

Smuovere le acque stagnanti della politica affaristica e clientelare, è quanto stanno cercando di fare i Movimentisti scavando nel torbido e facendo annusare a tutti il fetore nauseabondo emesso dalla politica personale, di chi fa politica interessata, di chi è stato buttato nella politica per tutelare interessi mafiosi, riguardo al lezzo che si innalza dalle sabbie mobili politiche, per chi non vuole cambiare, basta turarsi il naso e rivotarli mettendo a tacere anche la propria coscienza.

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