giovedì 14 maggio 2015

Qualiano vuole un parco attrezzato.

Municipio di Qualiano. foto VinCa.
L’Ente fa richiesta ufficiale alla Regione Campania di avere in concessione l’area demaniale sotto al Ponte di Surriento.

Questi i titoli del comunicato stampa inviato a questo blog, e dallo stesso pubblicato insieme ad altri quotidiani on line della città il 15/04 circa, da allora è passato circa un mese d’inedia anche da parte di qualche Consigliere di maggioranza che sebbene fosse armato di buona volontà tanto da voler partecipare in prima persona e con i suoi mezzi operativi, alla buona riuscita della riattivazione della villa comunale, ha trovato i suoi ostacoli.

A questo Consigliere di maggioranza, pare gli siano stati negati anche il minimo indispensabile per iniziare le opere, il minimo per la regolarizzazione della manod’opera e dei materiali necessari, lavori che prevedevano la creazione di un wc di servizio, la sistemazione della pavimentazione, la messa in sicurezza dell’imp. Elettrico, la riattivazione della fontana, e tutte le opere necessarie per la salvaguardia della sicurezza dei piccoli frequentatori.

A questo punto, come diceva Lubrano, la domanda nasce spontanea.

Primo, con quali mezzi l’Amministrazione potrebbe sostenere i costi della realizzazione di un nuovo Parco attrezzato per la città se non gode del minimo delle risorse per la ristrutturazione della villa comunale esistente.

Secondo, non sarebbe un controsenso imbarcarsi in una nuova impresa abbandonando la villa comunale nell’inedia e nell'abbandono.

Terzo, invece dell’area demaniale che presenta una fonte di pericolo costante determinata dai veicoli che possono sbandare e piombare addosso alla gente sottostante, non sarebbe più idoneo prevedere una nuova villa comunale nei terreni oggetti di eventuali varianti nel futuro PUC, almeno anche la città potrebbe trarne qualche beneficio oltre ai singoli proprietari dei terreni.

Comunque sia, affinché tutto il discorso non cada nel ridicolo, o diventi una presa in giro per la cittadinanza, la priorità spetterebbe sempre prima al ripristino della villa comunale attuale anche per la sua dislocazione logistica trovandosi al centro della città, per la quale,molti cittadini, anche se a malincuore sarebbero disposti più ad accettare la sua privatizzazione parziale che vederla inagibile, sporca, e nell’abbandono più totale, data la sua ingestibilità da parte del personale preposto che continua a mettere nel ridicolo l'intera Amministraione comunale.

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