mercoledì 13 maggio 2015

BENEDUCE: “SAN GIULIANO E LA SCHIANA” POLI OSPEDALIERI DA EFFICIENTARE

Il primario medico e consigliere regionale uscente esamina le difficoltà dell’ospedale flegreo e di quello giuglianese, per i quali necessitano interventi a miglioramento dell'offerta all'utente.

La dottoressa Beneduce, Flora per tutti, torna in campo con orgoglio e con la consapevolezza di far parte di essere espressione di quelle forze sane che esistono nella società civile ed in politica ed hanno ancora energie e voglia di impegnarsi per un cambiamento reale, coniugando la competenza con la necessaria esperienza della politica attiva.

E’ fortemente convinta che per le problematiche della Campania la stessa Regione Campania può fare tanto, in particolare  far risorgere questa terra da troppo tempo martoriata dai rifiuti, dai veleni, dalla mala politica connivente e da quegli interessi, a tutti i livelli, che hanno mortificato questo territorio e la sua gente.
Ma essendo medico primario, con anni di esperienza in corsia, ha a cuore in particolar modo la sanità.

D- Onorevole,  la Sanità in Campania è una nota dolente. Tanto è stato fatto, ma la strada appare ancora lunga e tanto c’è ancora da fare…

FLORA BENEDUCE: Guardi, io sono un medico e da oltre 30 anni vivo la corsia e le problematiche dall’interno, come operatore. Tanto si può fare per migliorare l’offerta ai pazienti dei quali va salvaguardato innanzitutto l’aspetto umano, unito a quello terapeutico. In Campania vi sono tante eccellenze, tanti poli ospedalieri specialistici, tanti medici e personale sanitario di corsia che fa il proprio dovere con abnegazione e passione.

Purtroppo, una cattiva gestione, negli anni ha portato conseguenze disastrose ed oggi, ospedali chiudono, mentre i medici combattono con le coperte corte della mancanza dei posti letto. Io penso che possiamo migliorarci, la Regione ha le figure e le professionalità mediche e politiche per uscire fuori da questo tunnel e portare la Sanitò campana all’eccellenza.

Non ci dobbiamo arrendere alle difficoltà, che incontriamo ma dobbiamo puntare all’obiettivo, di una pianificazione razionale e funzionale.

D-Venendo al nostro territorio, sa bene che l’area flegrea e quella giuglianese, hanno due poli ospedalieri il Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli e il San Giuliano a Giugliano. A questi due centri ai quali fanno riferimento oltre 600mila persone, ma le difficoltà sono tante.  Che ne pensa?

FLORA BENEDUCE: Entrambi gli ospedali sono spesso balzati all’onore delle cronache per una serie di disagi e difficoltà, che però hanno soluzione. L’ospedale San Giuliano soffre per il blocco del turn over della Regione Campania.  Sprechi nella gestione e la riduzione delle garanzie per gli operatori del settore finiscono per danneggiare i pazienti che, non dimentichiamo, sono i fruitori del servizio sanitario.

Scontiamo anche dei paradossi: mentre il Ministero della Salute ordina che i presidi territoriali debbano restare aperti 7 giorni su 7 e per 12 ore al giorno, l’ospedale San Giuliano rischia la chiusura per mancanza di personale specialmente in reparti critici come medicina d’urgenza, pronto soccorso e sala operatoria oltre ai reparti di Cardiologia e Oncologia.

Serve un intervento strutturale al pronto soccorso. Manca il primario che possa fare da punto di riferimento, c’è un responsabile ma dal punto di vista legale gli operatori gli operatori sono senza tutela.

Inoltre mancano i macchinari e gli spazi adeguati per servire i pazienti. Al Pronto Soccorso si verificano continue aggressioni agli operatori all’emergency. In sala operatoria c’è solo una presenza notturna, mentre in medicina d’urgenza ci sono solo dieci infermieri, la notte sono stati ridotti da tre a due per 32 degenti e 5 barelle. Addirittura a volte i malati sono fatti sedere sulle sedie o a terra sulle lenzuola. Una situazione che merita la massima attenzione da parte della Ragione.

D- E per l’ospedale di Pozzuoli, il Santa Maria delle Grazie?

FLORA BENEDUCE:  Anche questo è un ospedale di frontiera al quale fa riferimento una variegata popolazione con una grande percentuale di stranieri. Aggressioni del personale medico ed infermieristico al Pronto soccorso sono all’ordine del giorno. Ha delle eccellenza come il Centro di Fertilità, uno dei centri all’avanguardia dell’intera regione Campania, ma lunghe liste d’attesa, per le visite specialistiche o indagini. Le liste di attesa del pubblico devono avere tempi simili a quelle dell’intramoenia.

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