mercoledì 11 marzo 2015

Qualiano, un Consiglio Comunale nervoso, deficitario e inconcludente.

Sembra un romanzo già letto, l’arroccamento di tutta la componente dell’assise che continua a perseverare e a non volere il bene della città, ma solo quello personale.

Come già accaduto in passato, lo scambio di accuse tra le due fazioni non ha portato nessun beneficio al popolo, sbraitare, sgattaiolare, cercare di uscire dall’angolo, continuare a buttare fumo negli occhi dei cittadini senza mai affrontare i veri problemi che attanagliano la città, ciarlatanerie scenografiche usate con l’intendo da più parti, chi per non farsi fregare il podio, chi per cercare di riconquistarlo, nonostante i gravosi errori commessi fino a oggi da molti dei presenti in aula e che i cittadini continuano a pagare.

Non volendo entrare nel merito dei tanti guai che sono stati commessi, e che ripeto ancora, stanno pagando i cittadini riducendo giorno per giorno il pasto quotidiano per loro e per i figli, ma la sterilità delle discussioni intavolate durante lo svolgimento del consiglio comunale fa cadere le braccia, diceva mio padre,« mentre aspetto le grazie di Pasqua, arriva l’ordine di arresto», i convenuti aspettavano soluzioni, non litigi per le poltrone.

Si potrebbero fare delle denunce contro chi ha ammesso e permesso il disastro finanziario del Comune, ma questo non è possibile senza fare degli autogol o zappate sui piedini, quindi si tace e si continua a perseverare.

Tasi, Canile, Sogert, parcheggi blu, contenziosi mai affrontati e lasciati ai posteri, l’Istituto alberghiero che non parte, debiti per il conferimento dei rifiuti del passato, le spettanze della Multiservizi, sono solo una parte delle carenze e manchevolezze commesse ai danni dei contribuenti, a chiacchiere si dice che non ci sono stati aumenti, che non è stata messa la mano in tasca al popolo, forse è vero, perché non è stato pagato nessuno accumulando solo debiti in nome e per conto dei qualianesi, ed io pago.

Insomma rendiamoci conto che la città aspetta delle vere risposte, le beghe interne poco interessano a chi ha fame, inviterei l’Amministrazione a rendere pubblico il bilancio dei crediti e dei debiti, a mettere un punto fermo al dare e avere, portare a conoscenza della cittadinanza la reale situazione debitoria, interessando per la sua quantificazione un commercialista esterno e non quello comunale che potrebbe da controllato, diventare controllore.

Sarebbe ora che maggioranza e opposizione abbandonassero il loro caposaldi per fare fronte comune contro la crisi che stringe la citta alla gola, dimostrare il loro valore prima come cittadini e poi come politici, perché di questo passo non si guadagnano consensi, ma solo dissensi dal momento che dai vari incontri/scontri tra le parti, non esce mai una proposta concreta in favore collettivo ma solo personale.

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