Situazione stradale in via F. Turati. |
Sono
tantissime le strade cittadine che hanno bisogno della ripavimentazione a causa
delle buche e delle voragini presenti un po’ dappertutto.
La grande quantità di buche del manto stradale
qualianese con la complicità delle incessanti piogge dei giorni scorsi hanno procurato
non poco lavoro ai meccanici e gommisti presenti in città, tanti sono finiti
nelle buche coperte dall’acqua, nella migliore delle ipotesi se la sono cavata
con la foratura della gomma, in qualche caso più penalizzato si è piegato
qualche braccetto della tenuta della ruota, nonostante qualcuno abbia tentato
di riempire le buche con materiali inerti che non sono serviti a nulla.
L’Amministrazione un primo passo in questa settimana
l’ha fatto, dopo aver fatto riempire le buche con pietrisco, come detto prima, ha
provveduto a sopperire all’altra grande sofferenza stradale, la pulizia delle
strade e dei marciapiedi utilizzando del nuovo personale armato di ramazza e
carrellino, il quale ha dato il suo contributo con la verve che caratterizza il
primo ingresso nel nuovo sistema lavorativo.
Anche per questo ci sono giunte tante richieste di chiarimento
sulla metodologia usata per la scelta dei nomi che non è sembrata del tutto
trasparente agli occhi popolari, anche se è da tenere in debita considerazione
la positività della collocazione di nuovi elementi nel lavoro cittadino, di
famiglie che da ciò possono trarne un positivo sostentamento, cosa che di
questi tempi vuol dire tanto, ma molti si chiedono perché non io, con quale
criterio è stato scelto lui e non io?.
Alla luce di queste considerazioni, sarebbe il caso
che appena la strada si sia asciugata, si provvedesse alla ripavimentazione dei
tratti più disastrati, e dove il caso lo consente, provvedere alla chiusura delle
buche usando inerti compattati, emulsione bituminosa e tappetino rullato, questo
per evitare che qualcuno dei nuovi addetti alla pulizia stradale inciampi in
qualche buca e la città possa perdere la sua preziosa collaborazione fin dall’inizio del
rapporto appena stipulato tra politica e lavoratori.
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