L’Espresso ha pubblicato lo stipendio da sceicco del Segretario della
Coldiretti che nel 2014 avrebbe guadagnato in totale 1,8 milioni di euro.
Molti lettori immaginano il povero segretario
della Coldiretti Vincenzo
Gesmundo, raccolto in un angolo, intendo a strapparsi i capelli pensando a come
fare per arrotondare la cifra a due milioni, infatti, questa è la cifra
necessaria per poter mantenere le proprietà sparse in Italia e nel mondo,
pagare l’innumerevole numero di amministratori immobiliari necessari per non
far sapere nulla al fisco e agli agricoltori che potrebbero alzare la posta o
magari sapere chi è che li sfrutta.
Che
fine ha fatto la revisione del tetto degli stipendi e la riforma delle pensioni
d’oro che voleva adottare Renzi, l’abbandono di questo programma è da
intendersi come il fallimento delle sue idee oppure fa parte del piacevole
ingresso nel mondo dei potenti e dei privilegiati del quale una volta capito il
meccanismo, non conviene più dissociarsi, la sua ministra M. E. Boschi sta
ridimensionando il suo ruolo riformatore limitandolo alla riforma delle
pensioni sociali.
La
verità vuole che appena si tenta di toccare i potenti scattano molle di super
acciaio che fanno scattare le serrature che bloccano le modifiche e allo stesso
tempo, fanno capire al riformatore che se vuole entrare nell’Olimpo deve
desistere, e il gioco è fatto, che fine ha fatto la riduzione dei parlamentari
tanto sbandierata per entrare nella rosa dei potenti attraverso la finestra,
una volta dentro il gioco è fatto e chi è dentro è dentro e chi è fuori è
fuori.
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