giovedì 26 febbraio 2015

Altri guai per Nicola Cosentino e fratelli, la denuncia di una vittima.

L'ex parlamentare Nicola Cosentino.
La procura antimafia sta indagando sulla famiglia Cosentino in merito e pressioni e intimidazione esercitate dai Cosentino, nell’ambito della monopolizzazione dei carburanti.

Rimandati a giudizio i tre fratelli Cosentino Nicola Antonio Giovanni per il controllo e il monopolio dei carburanti gestiti dai componenti della famiglia Cosentino, la denuncia arriva da una vittima, Luigi Gallo, un imprenditore che aveva deciso di costruire un nuovo impianto a Villa di Briano, a poca distanza da quello esistente gestito dai Cosentino, in un Comune limitrofo di Casal di Principe sede operativa dell’illecito esercizio di dominio delle stazioni di rifornimento carburanti.

La famiglia Cosentino, secondo le denunce e le accuse, avrebbe esercitato pressioni atte a controllare il commercio dei carburanti nel casertano mediante intimidazioni esercitate per scoraggiare definitivamente l’intenzione di costruire nuovi impianti di erogazione carburanti nella zona e che non fossero gestiti dal marchio Cosentino, oppure che non si servissero delle loro forniture e praticando i loro prezzi,

Le accuse formulate nei loro confronti sono di estorsione e illecita concorrenza, esercitate con metodo camorristico, nell’inchiesta e rinvio a giudizio, sarebbero citati l’ex prefetto di Caserta Maria Elena Stasi, ex senatrice del Pdl, per corruzione assieme a altri quattordici imputati, come si legge su” Il Mattino di Napoli”, forse, anche quest'illecito commercio si sta avviando al suo epilogo finale.

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