venerdì 30 gennaio 2015

Qualiano, l’opposizione per avere soddisfazione in assise è costretta a ricorrere al Prefetto.

Il Sindaco di Qualiano L. De Luca e il Consigliere Giulio Cacciapuoti.
Un grande malcontento affiora dai banchi dell’opposizione, visto impossibile il dialogo, il Consigliere G. Cacciapuoti chiede l’arbitrio del Prefetto.

La forte denuncia che pubblichiamo su esplicita richiesta dell’interessato, mette in mostra tutta l’amarezza di quella mancanza assoluta di dialogo che dovrebbe costituire l’essenza della vita politica del paese, l’arroccamento del Sindaco e della sua maggioranza denunciato nella missiva inviata al Prefetto di Napoli ne sarebbe la prova, la normale distanza che da sempre esiste tra i ruoli di maggioranza e opposizione, sarebbe stata ampiamente ampliata fino all’eccesso.

A dare consistenza alla forte denuncia del Consigliere Cacciapuoti ci sarebbe l’evidente contrasto tra le due parti e le accese battaglie che i cittadini presenti sono stati costretti ad assistere durante lo svolgimento di alcuni C. Comunali, in alcuni di essi, sebbene l‘opposizione abbia mostrato intenzioni collaborative, non gli è stata data la possibilità di esprimersi, e per questo a farne le spese purtroppo è sempre il popolo, si diceva ” I somari litigano e i barili si rompono”.

Pubblichiamo per intero la denuncia del Consigliere Cacciapuoti così come pervenuta.

        
                                                              All’Ill.mo Sig. Prefetto della Provincia di Napoli.
                                                                                                   Dr.ssa Gerarda Pantalone

                                                                                 Al Sindaco del Comune di Qualiano                                                                                                      Rag. De Luca Ludovico

 Ill.mo Prefetto,
lo scrivente, dal giugno del 2013, riveste la carica di Consigliere comunale di minoranza al Comune di Qualiano.

Dopo un primo mandato svolto tra le fila della maggioranza, quinquennio 2008/2013, mi ritrovo, con altri colleghi di partito e non, che formano il gruppo di opposizione, ad affrontare una assai difficile quotidiana convivenza politica-amministrativa con chi è alla guida dell’Ente e quindi al governo della città ove dalla nascita risiedo.

Pur volendo mettere in conto che, in generale, le relazioni tra maggioranza e minoranza non sono quasi mai distese e lineari, allo stesso modo Le devo rappresentare che più volte ho personalmente riscontrato nell’esercizio delle mie funzioni che ciò va oltre ogni limite di rispetto personale ed istituzionale, soprattutto, se si pensa alla circostanza che il mandato di un consigliere comunale è principalmente quello della migliore tutela degli interessi pubblici.

Al fine di poter onorare il voto popolare, quindi farsi portatore di interessi collettivi così da adempiere compiutamente al ruolo ricoperto, lo scrivente, più volte si è imbattuto in ostacoli posti dall’attuale Capo dell’amministrazione, il quale, se pur sollecitato, sia formalmente che per le vie brevi, non ha mai riscontrato tali richieste.

Tali gravi, immotivate e reiterate omissioni si sono manifestate con evidente violazione di ogni principio democratico e civilistico costituzionalmente, prima, nonché regolarmente tutelato.
Nello specifico:

1) con missiva del 03 ottobre 2013, indirizzata al Sindaco, rappresentavo un caso disperato di una locale famiglia (padre, madre e quattro figli, di cui tre disabili) che invano si era rivolta al competente ufficio comunale sollecitando un intervento economico per l’acquisto di libri scolastici. A mezzo di tale comunicazione, contenente una specifica richiesta di informazioni sul perché non si era ancora provveduto a soccorrere i cittadini bisognosi, si sollecitava un intervento immediato in tal senso. L’invito non è stato mai riscontrato! Il silenzio e l’impassibilità del primo cittadino mi spingeva al punto di provvedere personalmente all’esigenza dei minori, pur di garantire l’educazione scolastica degli stessi.

2) Un identico esito ho registrato in seguito alla comunicazione indirizzata al Sindaco, acquisita al protocollo generale al n. 6684 del 10.06.2014, attraverso la quale si sollecitavano informazioni in merito al patrimonio immobiliare, la regolare concessione a terzi ed ai proventi derivanti dai canoni di locazione. A tale omissione non restavo impassibile, tanto che nel corso delle sedute consiliari che seguirono, sollecitavo pubblicamente il destinatario affinché fosse soddisfatto il mio diritto/necessità di ottenere dettagliata relazione in merito. L’inutile attesa mi spingeva a produrre un ulteriore atto, acquisito al protocollo generale al n. 8817 del 25.08.2014, a mezzo del quale si reiterava la richiesta di apposita relazione “su ogni attività e/o incarico conferito a personale interno o esterno all’Ente per il controllo e la gestione del patrimonio immobiliare”. Nessuna informativa, relazione o documento ad oggi è mai stato trasmesso al sottoscritto.

3) Nessun riscontro ha altresì registrato la mia richiesta di informazioni, vertente la problematica relativa alla manutenzione delle caditoie destinate alla raccolta delle acque piovane, avanzata a mezzo lettera registrata al protocollo generale al n. 8729 del 14.08.2014 che vedeva quali destinatari sia il Sindaco che il Dirigente dell’ufficio tecnico. Anche questa volta ho sollecitato informazioni in merito, missiva protocollo generale n. 9350 del 12.09.2014, ma per l’ennesima volta ogni sforzo è stato mortificato, così come gran parte della città che ha ancora il sistema destinato alla raccolta delle acque intasato. 

4) Ancora, in merito alla problematica concernente l’abbattimento degli alberi di pino prospicenti la casa comunale, a mezzo interrogazione ex art. 17 del Regolamento del consiglio comunale, depositata nei termini regolamentari al protocollo con n. 9790 del 25.09.2014 e da riscontrare con risposta scritta, si avanzavano una serie di quesiti. Nonostante l’art. 17, V comma, sancisce che “ove la risposta è richiesta nella forma scritta il destinatario dovrà rispondere entro 30 giorni successivi alla richiesta consegnando la risposta scritta nelle forme opportune e, comunque, documentabili, direttamente al consigliere interrogante”, il silenzio regna sovrano.                 

Quanto premesso è già di per se sufficiente a farLe comprendere il quotidiano disagio, maggiormente accentuato dalla circostanza che lo scrivente riveste la carica di capogruppo del partito di Forza Italia, che quotidianamente è dato affrontare nel relazionarsi con la controparte istituzionale.
È evidente, allora, che quanto appena denunciato si pone in contrasto con l’art. 16, comma II, dello Statuto del Comune di Qualiano norma che afferma: “è diritto del consigliere accedere a tutte le informazioni e notizie in possesso degli uffici del Comune”.

Allo stesso modo attuale è l’omissione del Sindaco qualora si richiami l’art. 19 del Regolamento del Consiglio comunale, rubricato diritto d’informazione e di accesso agli atti amministrativi, che testualmente recita: “i Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, dalle sue aziende, istituzioni ed enti dipendenti, tutte le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del mandato elettivo”.           

Sul diritto di accesso dei consiglieri comunali, il Consiglio di Stato ha avuto modo di affermare che: “i consiglieri comunali possiedono un incondizionato diritto di acceso a tutti gli atti che possono essere d’utilità all’espletamento del loro mandato, ciò anche al fine di permettere di valutare –con piena cognizione- la correttezza e l’efficacia dell’operato dell’Amministrazione, nonché per esprimere un voto consapevole sulle questioni di competenza del Consiglio, e per promuovere, anche nell’ambito del consiglio stesso, le iniziative che spettano ai singoli rappresentanti del corpo elettorale locale”, ed ancora “il diritto di accesso spettante ai consiglieri è ispirato ad una ratio diversa da quella che contraddistingue il diritto di accesso della generalità dei cittadini in quanto (omissis) è strettamente funzionale all’esercizio del proprio mandato, alla verifica e al controllo del comportamento degli organi istituzionali decisionali dell’ente locale ai fini della tutela degli interessi pubblici e si configura come peculiare espressione del principio democratico dell’autonomia locale e della rappresentanza esponenziale della collettività” Consiglio di Stato, 17.09.2010, n. 6963. 

Alla luce di quanto sopra narrato, Le chiedo, quale organo di Governo locale, provvedere in merito attraverso ogni atto e/o iniziativa in Suo potere, contestualmente provvedendo a convocare presso di Lei lo scrivente congiuntamente al Sindaco sig. De Luca Ludovico.

Tanto è in dovere a chi Le scrive.
In attesa di un riscontro, che potrà inoltrarsi al mio indirizzo pec: giuliocacciapuoti@avvocatinapoli.legalmail.it, porgo distinti saluti.                                    
                                                                                             
                                                                                     Avv. Giulio Cacciapuoti     



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