giovedì 11 dicembre 2014

Qualiano, un Consiglio Comunale alla stregua di bancarella del torrone.

L’importanza dei punti all’Odg da discutere, ha di fatto, ceduto il posto al personaggio "Pataniello",diventato per l'occasione,caprio espiatorio.

L’inizio dei lavori dell’Assise comunale ha visto l’inoltro della richiesta che tutti si aspettavano da parte dell’opposizione, la discussione del punto 8 all’Odg, al posto de punto 3.

La previsione dell’accesa battaglia che avrebbe scatenato il punto 8 della lista che riguardava l’affidamento a un privato della villa comunale cittadina, non ha smentito le aspettative, le dichiarazioni di voto espresse dalla componente dell’opposizione avevano stretto alle corde la maggioranza rappresentata dal Sindaco De Luca, gli ottimi interventi del capogruppo di FI Cacciapuoti, di Palma, Di Di Domenico, di Apostoli e finanche quello di Onofaro erano riusciti a suscitare l’interesse della nutrita platea.

La compostezza e la professionalità di alcuni elementi della maggioranza, con le loro dichiarazioni di voto, avevano lasciato intendere un forzato voto di assenso non per condivisione, ma soltanto per evitare una rottura diretta, ottimo anche il breve ma conciso intervento del Consigliere P Liccardo che con poche parole ha detto tanto, determinante è stata l’assenza del gruppo misto di maggioranza che con il loro voto avrebbero potuto incidere molto pesantemente sull’esito della votazione.

Purtroppo, come rispettando un copione già scritto, l’opposizione dopo aver costretto il Sindaco a chiedere un rinvio della votazione per ridiscutere il tutto e trovare un punto d’incontro con la minoranza, è scivolata nuovamente nello scontro diretto, e lo ha fatto nel modo più plateale e puerile possibile, tirando in ballo il famoso personaggio B. Cacciapuoti, al secolo “Pataniello”, e le sue opere, l’ultima delle quali è un po’ come l’Incompiuta di Beethoven, il ripristino della zanella di Piazza Rosselli.

A scatenare la bagarre consiliare però è stata la richiesta di chiarimento circa la rimozione degli stands della fiera in Piazza G D’Annunzio per merito delle forze dell’ordine, è stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mai visto una bolgia del genere, rappresentanti del popolo che si sono dimostrati indegni di rappresentarlo, la sala consiliare trasformata in mercato ittico, tanto da suscitare la voglia di abbandonare la carica di Presidente del Consiglio ricoperta da R De Leonardis, dichiarandosi impotente nel gestire la scombinata componete politica.

Lo stesso Pataniello è diventato l’oggetto simbolo della scaramuccia consiliare meritandosi gli applausi della platea, un’assise comunale composta da chi dovrebbe rappresentare gli elettori ma che ha dimostrato di non esserne degna, una sala consiliare diventata un vero mercato, e dove se ci fosse stato del pesce forse, se lo sarebbero anche tirato in faccia, mai assistito a un consiglio comunale dove tutte le discussioni hanno come obiettivo il personaggio Pataniello.

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