domenica 14 settembre 2014

Napoli e i rifiuti: il Presidente Del Giudice difende l’Asia.

Il Presidente dell'Asia Raffaele Del Giudice.

Raffaele Del Giudice, presidente dell'azienda comunale Asia chiude ai pettegolezzi e mette in evidenza la poco disponibilità cittadina in merito alla differenziata.


Per Raffaele Del Giudice paragonare la mancata raccolta di una giornata all’emergenza del 2008 vuol dire non essere obiettivi, i problemi che procurano i ritardi della raccolta sono dettati dalla Sapna che ci rallenta agli Stir, dalla mancanza di camion, ne occorrerebbero almeno trenta ma a malapena sono riuscito a riparare quelli che escono in strada, senza dimenticare la spending review che non aiuta a coprire il turn over, è quando rilasciato in un’intervista al quotidiano "Repubblica" dal presidente  Raffaele Del Giudice.

Del Giudice rimanda ai cittadini l’invito a differenziare i rifiuti e fare in modo che non siano più depositati nei pressi dei cassonetti i materiali ingombranti e indifferenziati che costringerebbero, di fatto, gli operatori a lasciarli a terra non avendo possibilità di ritirarli e smaltirli in giorni diversi da quelli previsti e concordati con gli Stir, il loro ritiro servirebbe solo a far bloccare i camion nel centro di raccolta.

Per questo invita la cittadinanza servirsi delle tre isole ecologiche disponibili per depositare i materiali ingombranti e riciclabili, persistere a lasciarli per strada serve solo a creare disinformazione e immeritato abbrutimento della Città, oltre a sovraccaricare l’Asia di un lavoro straordinario al quale non è preparata operativamente.

Ci sono poi delle difficoltà operative costituite dalla mancanza di personale, le 300 unità pensionate, non sono state rimpiazzate per ragioni di blocco della spesa, considerando che poco correttamente alle dieci di mattino i cassonetti sono già nuovamente colmi costringendoci a operare un secondo turno, lascio immaginare agli accusatori i salti necessari che vengono compiuti per mantenere i servizio efficiente  al limite delle possibilità umane e gestionali, una fattiva collaborazione cittadina sarebbe quanto mai auspicabile.

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