Quello che doveva essere un incontro scontro si è dimostrato amichevole, programmato e sistematico.
È stato bravo il moderatore della Redazione del Mattino Direttore Barbano, a porre le domande ai due candidati regionali Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca, domande che hanno fatto diventare un incontro scontro in un incontro salotto tra due vecchi amici, una moderazione tenuta a freno ponendo delle domande ai candidati poco impegnative nel rispondere alle quali i candidati non si sono sforzati di sviscerare le accuse che si sono lanciate in precedenza attraverso i mezzi di stampa.
A nessuna domanda i due rivali hanno dato risposte interessanti limitandosi a rispondere evasivamente e senza interesse, come se i due alti politici avessero avuto timore di assumere impegni con gli elettori, impegni come quelli nei quali ci si è barcamenati finora e che sono ancora lontani dalla loro soluzione, oltre a quegli altri che sono ancora sotto i riflettori degli elettori e che al momento giusto sapranno come regolarsi.
La questione Carinaro, -La Sanità in sofferenza, I trasporti in ginocchio, -I grandi lavori avviati politicamente, ma in sosta annosa,- La questione termovalorizzatore, anche qui niente di risolutivo, I veri costi della campagna elettorale, -Il caso De Mita, un comandante rifiutato e ripescato per i suoi voti, Abusi edilizi di necessità, in attesa della grande decisione di una sanatoria.
Insomma attese tradite e speranze vanificate, eppure di pentole da mettere sul fuoco ce ne sarebbero tante, ma l’evidente il bene popolare poco interessa ai nostri politicanti che continuano a proceder alla vecchia maniera, invito i lettori a leggere il faccia a faccia pubblicato sul Mattino di oggi, e a trarne le loro conclusioni nella speranza di essermi sbagliato e che ci sia restato qualcosa di buono che a me è sfuggito, nei tre nomi che hanno tenuto banco nell’incontro, Caldoro, De Luca e De Mita.
È stato bravo il moderatore della Redazione del Mattino Direttore Barbano, a porre le domande ai due candidati regionali Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca, domande che hanno fatto diventare un incontro scontro in un incontro salotto tra due vecchi amici, una moderazione tenuta a freno ponendo delle domande ai candidati poco impegnative nel rispondere alle quali i candidati non si sono sforzati di sviscerare le accuse che si sono lanciate in precedenza attraverso i mezzi di stampa.
A nessuna domanda i due rivali hanno dato risposte interessanti limitandosi a rispondere evasivamente e senza interesse, come se i due alti politici avessero avuto timore di assumere impegni con gli elettori, impegni come quelli nei quali ci si è barcamenati finora e che sono ancora lontani dalla loro soluzione, oltre a quegli altri che sono ancora sotto i riflettori degli elettori e che al momento giusto sapranno come regolarsi.
La questione Carinaro, -La Sanità in sofferenza, I trasporti in ginocchio, -I grandi lavori avviati politicamente, ma in sosta annosa,- La questione termovalorizzatore, anche qui niente di risolutivo, I veri costi della campagna elettorale, -Il caso De Mita, un comandante rifiutato e ripescato per i suoi voti, Abusi edilizi di necessità, in attesa della grande decisione di una sanatoria.
Insomma attese tradite e speranze vanificate, eppure di pentole da mettere sul fuoco ce ne sarebbero tante, ma l’evidente il bene popolare poco interessa ai nostri politicanti che continuano a proceder alla vecchia maniera, invito i lettori a leggere il faccia a faccia pubblicato sul Mattino di oggi, e a trarne le loro conclusioni nella speranza di essermi sbagliato e che ci sia restato qualcosa di buono che a me è sfuggito, nei tre nomi che hanno tenuto banco nell’incontro, Caldoro, De Luca e De Mita.
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