martedì 5 maggio 2015

Napoli, l’ambulante senegalese si ribella agli agenti della municipale e li aggredisce per non cedere la merce.

L’Ambulante di colore si è ribellato al sequestro, ritenendo di aver acquisito il diritto dopo otto anni a commercializzare le false griffe.

Ci sono dei diritti che la legge concede in alcuni casi per Usucapione, vale a dire, per diritti acquisiti per l’uso temporale della cosa altrui o altri casi sui quali non conviene soffermarci, ma che il vu cumprà possa vantare dei diritti acquisiti solo perché finora non è stato arrestato mentre esercitava l’illecito commercio della vendita di borsette contraffatte con la complicità degli acquirenti di passaggio, anch’essi occasionali, sembra proprio inverosimile.

C’è in giro ancora tantissima gente che crede nelle favole e promesse dei politici riguardo al probabile posto di lavoro in favore dei figli, il senegalese invece senza l’aiuto dei politici crede di essersi meritatamente guadagnato il posto sul marciapiede comunale, da dove non intende più muoversi e magari trasferire al figlio i diritti acquisiti, oppure quando invecchierà e vorrà rientrare in Patria, venderlo al miglior offerente, dopotutto, dopo otto anni di commercio illecito continuatamente senza interruzioni e divieti, potrebbe anche diventare un diritto acquisito.

Vendo borse false da otto anni e nessuno mi ha dato mai fastidio e adesso voi che volete? Per questo presunto diritto, il senegalese commerciante di famose griffe false, facilmente “ Made in Naples “,è stato arrestato e processato per direttissima subendo una condanna di 10 mesi di detenzione con sospensione della pena e l’obbligo della firma, cosa molto penalizzante, perché durante l’orario previsto per la firma, dovrà sospendere l’attività e affidare a terzi il suo pezzo di marciapiede.

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