Per un prestito di 144.000 mila euro costretto a restituire 1.647.750, con tasso = al 225%.
La vittima dell’estorsione è un imprenditore di Ottaviano che aveva chiesto aiuto agli usurai per problemi di carattere commerciale, a finire nelle braccia dei finanzieri sono stati tre imprenditori locali, Pasquale Carbone e i figli Anna e Antonio, che operavano nel settore della distribuzione alimentare.
Contro di loro la Guardia di Finanza della compagnia di Ottaviano, ha operato un sequestro per una cifra equivalente al maltolto della vittima composto da immobili, conti correnti, e quote societarie, come riportato dal “Corriere delle Sera”.
La loro attività serviva a coprire l’illegale attività svolta che veniva regolarizzata con fatturazioni false per vendite mai avvenute, un giro abbastanza per coperto che per anni ha dato la possibilità all’organizzazione malavitosa di spennare letteralmente le vittime, grazie alle indagine delle fiamme gialle questa grande rete di usurai ha finito di distruggere le persone e le loro vittime.
La vittima dell’estorsione è un imprenditore di Ottaviano che aveva chiesto aiuto agli usurai per problemi di carattere commerciale, a finire nelle braccia dei finanzieri sono stati tre imprenditori locali, Pasquale Carbone e i figli Anna e Antonio, che operavano nel settore della distribuzione alimentare.
Contro di loro la Guardia di Finanza della compagnia di Ottaviano, ha operato un sequestro per una cifra equivalente al maltolto della vittima composto da immobili, conti correnti, e quote societarie, come riportato dal “Corriere delle Sera”.
La loro attività serviva a coprire l’illegale attività svolta che veniva regolarizzata con fatturazioni false per vendite mai avvenute, un giro abbastanza per coperto che per anni ha dato la possibilità all’organizzazione malavitosa di spennare letteralmente le vittime, grazie alle indagine delle fiamme gialle questa grande rete di usurai ha finito di distruggere le persone e le loro vittime.
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