Il ragazzo, vessato per due anni, alla fine si trasferì in Piemonte, la Cassazione anche contro la scuola: "Insipienza di quanti dovevano controllare e non lo fecero.
Commisero “atti persecutori” nei confronti di un loro compagno di scuola, talmente lo intimorirono con le botte, che decise di trasferirsi dalla Campania al Piemonte, la Cassazione ha emesso un verdetto di condanna definitiva nei riguardi dei quattro bulli ex studenti campani, infatti, sono stati condannati a 10 mesi di reclusione, pena sospesa, la vicenda era emersa dopo cha la vittime del branco fu costretto ad andare in ospedale per le lesioni subite a un occhio dopo l’ennesimo pestaggio.
Le aggressioni e le molestie inflitte al giovane, andarono avanti per due anni, in un’occasione, uno dei giovani del branco filmò le violenze con il cellulare, ed è stato proprio questo a farli condannare, i loro nomi sono: Giuseppe Comparone, Antonio Faraone, Crescenzo Musto e Emiliano Raucci, oggi tutti maggiorenni, come si legge sul Fatto Quotidiano.
E' bene sapere per i tanti genitori e i tanti giovani vittime del bullismo scolastico e non solo, che la legge per la prima volta ha affrontato il problema che sta diventando una piaga sociale cercando di porre dei paletti au fenomeno degradante per la società, non lesinando una tirata d'orecchi a presidi e personale impiegato negli istituti scolastici a vigilare maggiormente sulla correttezza dei frequentatori che dovrebbero costituire la futura classe dirigente, come suol dirsi.
Commisero “atti persecutori” nei confronti di un loro compagno di scuola, talmente lo intimorirono con le botte, che decise di trasferirsi dalla Campania al Piemonte, la Cassazione ha emesso un verdetto di condanna definitiva nei riguardi dei quattro bulli ex studenti campani, infatti, sono stati condannati a 10 mesi di reclusione, pena sospesa, la vicenda era emersa dopo cha la vittime del branco fu costretto ad andare in ospedale per le lesioni subite a un occhio dopo l’ennesimo pestaggio.
Le aggressioni e le molestie inflitte al giovane, andarono avanti per due anni, in un’occasione, uno dei giovani del branco filmò le violenze con il cellulare, ed è stato proprio questo a farli condannare, i loro nomi sono: Giuseppe Comparone, Antonio Faraone, Crescenzo Musto e Emiliano Raucci, oggi tutti maggiorenni, come si legge sul Fatto Quotidiano.
E' bene sapere per i tanti genitori e i tanti giovani vittime del bullismo scolastico e non solo, che la legge per la prima volta ha affrontato il problema che sta diventando una piaga sociale cercando di porre dei paletti au fenomeno degradante per la società, non lesinando una tirata d'orecchi a presidi e personale impiegato negli istituti scolastici a vigilare maggiormente sulla correttezza dei frequentatori che dovrebbero costituire la futura classe dirigente, come suol dirsi.
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