Un altro fattaccio che contribuirebbe ad aumentare la sfiducia verso le opere sociali, infatti, sono proprio queste brutture commesse da irresponsabili che getterebbero ombre di sfiducia su tutta una filiera di opere nate e svolte a fin di bene, è opinione comune che dietro la raccolta di cibo, di vestiario e la distribuzione dei pacchi alimentari si svolgerebbero pratiche di accaparramento personale che niente avrebbero a che vedere con l’opera pia che la dirige sotto la sua responsabilità.
Continuare a credere nelle raccolte di fondi da destinare ad aiuti umanitari in favore di popoli che soffrono la siccità, la fame, la carestia, le malattie e per finire le tante forme di guerre in atto negli stati dell’africa, farebbe bene all’anima e allo spirito, ma dopo i molteplici scandali che sono accaduti offendendo la carità umana e la voglia di collaborare in nome di un dilagare della truffa ai danni di bisognosi e di persone che soffrono fame e carestie è una cosa che Dio non vuole.
La raccolta di abiti dismessi serve pure a qualcosa no, per quali motivi si raccoglierebbero e poi si butterebbero via se non per fregare carburante all’ente, ore di lavori straordinari non fatti e altre possibilità che sfuggono alla mente delle persone oneste, fatto sta che per colpa di queste lerce figure disoneste aumenta sempre di più la sfiducia nei confronti dei tanti che operano nel sociale con abnegazione e vera voglia di aiutare il prossimo in difficoltà.
Facendo carte false per risultare poi con un basso reddito al fine di poter accedere alla distribuzione dei pacchi alimentari anche essendo benestanti, è quanto di più abominevole si possa commettere ai danni dei tanti veri cittadini nullatenenti che faticano a sbarcare il lunario giornaliero, e dire che molte di queste persone vanno regolarmente in chiesa a pregare e con questo a offendere pure nostro Signore che tutto sa, e tutto vede.
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