giovedì 1 febbraio 2018

Caserta, uno studente 16enne accoltella al viso la professoressa che doveva interrogarlo.

Classe scolastica moderna.
 In altri tempi si sarebbe detto: ”Non c’è più religione” adesso è proprio il caso di dire “Non c’è più lo Stato”.

SANTA MARIA A VICO, un tranquillo comune del casertano, una comunità a vocazione rurale composta da persone oneste e lavoratrici, eppure, la disgregazione sociale sta prendendo corpo in modo prepotente, se un adolescente, poco più di un bambino si presenta in classe armato di coltello e lo usa per imporre la sua volontà a non essere interrogato dalla docente, è un chiaro segno della decadenza dello Stato, la situazione gli è sfuggita dalle mani.

"Io speriamo che me la cavo" la Scuola di una volta.
L’obiettivo di risparmiare sui costi della Pubblica Istruzione sta facendo passare in secondo luogo quello che per un secolo è stato scopo primario della Scuola vera, la formazione dei giovani che sono designati a essere la futura classe dirigente, purtroppo, il demerito è da attribuire in larga parte alla famiglia che con l’approvazione del divorzio si è vista libera dal peso della famiglia spezzando le catene che la legavano ai figli lasciandoli alla mercé della droga e dalla delinquenza e facendone dei reietti della società.

A farne le spese è stata la professoressa Franca Di Blasio, 54 anni docente di lettere, avrebbe chiesto al ragazzo di impegnarsi a recuperare un'insufficienza, lui si sarebbe rifiutato dimostrando tutta la sua repulsione ad acconsentire reagendo nel modo peggiore che lo indicherebbe come un criminale sebbene si sia trattato di una bravata ispirata dal cattivo insegnamento ricevuto dai social e dalla televisione che manda in onda programmi malavitosi e altamente diseducativi.

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