venerdì 10 novembre 2017

Casal di Principe, il sindaco Natale difende i suoi amministrati dall’attacco della Gazzetta di Parma.



Il sindaco di Casal d Principe "Renato Natale".
Il giornale parmense, ignorante della realtà casertana, ha paragonato i mali delle altre città italiane a Casal di Principe in senso denigratorio e altamente offensivo.

Non è bello per chi dovrebbe fare vera informazione indicare una realtà come quella casalese composta prevalentemente da galantuomini e lavoratori come simbolo del male, il primo cittadino di Casal di Principe, è sceso in campo a spada tratta in difesa dei valori presenti nella sua comunità in risposta al direttore della Gazzetta di Parma che in un suo discorso spiegava ai suoi cittadini che la sicurezza a Parma “Non era drammatica come a Casal di Principe”.

«Certe accuse andrebbero confermate dai fatti», Renato Natale in difesa del suo paese invita prima il direttore della Gazzetta di Parma a venire e rendersi conto di persona della realtà e successivamente pretendere le scuse popolari dopo essersi reso conto che i casalesi possono anche dare lezioni di civiltà e onestà, valori non sempre presenti in altre realtà.

Con l’esplosione di risentimento, il sindaco Renato Natale ha messo in evidenza il modo abnorme dei tanti giornalisti del Nord che lanciano le più disparate accuse sulla mancata sicurezza che esisterebbe nella laboriosa città casertana portatrice di una nomea affibiatale proprio dall’arbitraria gestione giornalistica che pur di alzare la loro tiratura non esitano a infangare nemmeno la condotta dei suoi cittadini composta da persone semplici, onesti e disponibili.

D'altronde, dal nostro amato Sud nessuno si permette di asserire che al Nord i cittadini sono tutti ladri e truffatori solo per tanti politici e dirigenti hanno commesso illeciti a discapito degli italiani, non sarebbe giusto, come non è giusto offendere un’intera comunità solo per la presenza di qualche clan camorristico che ha offerto anche a loro la possibilità di occultare nefandezze dietro il simbolo della camorra che in tanti casi accertati si tratta di ladri di polli non come le grandi manovre finanziariamente illecite commesse nelle regioni del Nord.

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