I consiglieri
riuniti, in numero ridotto ma idoneo a dichiarare valida la seduta, approvato
il bilancio con i voti della maggioranza presente e la disapprovazione
dell’opposizione.
Già i revisori dei conti avevano espresso incertezze sull’intera
stesura del bilancio, in particolar modo su alcuni importi immessi nel bilancio
e che gli stessi avrebbero ritenuto di dubbia esigibilità e quindi da
estrapolare dalle cifre dichiarate, è quanto è emerso dagli interventi dei
consiglieri di opposizione Palma, Cacciapuoti e Onofaro che hanno annunciato l’invio
degli atti alla Corte dei Conti, non hanno lesinato nemmeno giudizi negativi in
merito invitando i votanti a ponderare bene quanto facevano e a non rendersi complici
di una grande irregolarità rischiando un’eventuale citazione in giudizio.
A giustificazione del suo operato, il Dirigente della
ragioneria comunale, Dott. Panico, ha dichiarato che alcune incongruenze
sarebbero scaturite dalla mancanza delle relazione dei vari dirigenti di alcuni
settori che non avrebbero fatto pervenire costi e ricavi dei loro dicasteri
costringendo lo stesso a fare delle previsioni in base agli anni precedenti, il
che, non è troppo regolare in una Amministrazione pubblica, è bastato questo a
scatenare le ire e l’esplosione della minoranza.
La stessa assenza dei tre commercialisti che siedono in
maggioranza, Marianna Zara, Raffaele De Leonardis e Tommaso Picascia lascia
intendere che i timori degli oppositori non fossero del tutto infondati,
comunque, il travagliato lavoro svolto per la sua approvazione, ha dato i
frutti sperati dall’Amministrazione De Luca, adesso ai revisori l’Ardua
sentenza, toccherà a loro dire l’ultima parola, validare, o meno, il resoconto
finanziario è un atto dovuto, e solo dopo la sua validazione si potrà dire che
era tutto regolare, fino ad allora, prevale ancora l’incertezza.
Tranne gli avversari politici che mirano alla poltrona, i
cittadini speravano nella regolarità degli atti all’esame e la sua approvazione,
ben sapendo quello che avrebbe comportato il commissariamento del nostro
Comune, un eventuale e certo innalzamento dei tributi oltre alla messa in
discussione di tutto l’apparato amministrativo che certamente non avrebbe
giovato al bilancio delle migliaia di famiglie che già stentano ad arrivare
alla terza settimana, sia per colpa della crisi, sia per l’ingente tassazione.
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