Un sollecito per la ripresa dei lavori e per la sua definitiva soluzione, è quello che i residenti della città per ora hanno inoltrato all’amministrazione e all’Asl, il passo successivo sarà la Procura.
È scattata l’offensiva dei residenti di Via A. De Gasperi, esasperati dal perdurare delle inattività dei lavori di ripristino della voragine e dai disagi che tutti i giorni sono costretti a sopportare sia per le restrizioni della viabilità ordinaria che quella pedonale, per il momento, hanno inoltrato le loro doglianze tramite Protocollo, all’Amministrazione e all’Asl di competenza chiedendo spiegazioni in merito alle previsioni del ripristino e alla possibilità di transitare nuovamente sulla sede stradale.
Poiché la zona interdetta al momento produce solo zanzare e ratti che il sottobosco spontaneo produce in quantità elevate e gratis, ormai veramente esasperati da una situazione divenuta insostenibile dovuta all’incuria e ai metodi con i quali l’Amministrazione Comunale ha affrontato e sta portando avanti il problema, hanno scritto al Sindaco della città sollecitando un intervento immediato e minacciando di sporgere querela presso la Procura della Repubblica di Napoli nei suoi confronti.
Forse, la soluzione del problema voragine è stato affrontato troppo bonariamente dando la possibilità ad Acquedotti SCPA di eseguire i lavori di somma urgenza prima di capirne le cause che hanno determinato il crollo, cause che al momento sarebbe difficile stabilire, quindi, salvato Acquedotti SCPA dall’esecuzione dei lavori in danno, non resta altro da fare che chiamare in causa gli Enti grossi, Città Metropolitana, e Regione con una forzatura, oppure tassando la collettività che non centra proprio niente con chi gestisce strade, fogne e impianti idrici della città di Qualiano.
Al riguardo ci sarebbe ancora tanto da dire, sia dal punto di vista tecnico, giuridico e amministrativo, ma sarebbe come dare ragione a quel grande che disse «Vigliacco, tu uccidi un uomo morto».
È scattata l’offensiva dei residenti di Via A. De Gasperi, esasperati dal perdurare delle inattività dei lavori di ripristino della voragine e dai disagi che tutti i giorni sono costretti a sopportare sia per le restrizioni della viabilità ordinaria che quella pedonale, per il momento, hanno inoltrato le loro doglianze tramite Protocollo, all’Amministrazione e all’Asl di competenza chiedendo spiegazioni in merito alle previsioni del ripristino e alla possibilità di transitare nuovamente sulla sede stradale.
Poiché la zona interdetta al momento produce solo zanzare e ratti che il sottobosco spontaneo produce in quantità elevate e gratis, ormai veramente esasperati da una situazione divenuta insostenibile dovuta all’incuria e ai metodi con i quali l’Amministrazione Comunale ha affrontato e sta portando avanti il problema, hanno scritto al Sindaco della città sollecitando un intervento immediato e minacciando di sporgere querela presso la Procura della Repubblica di Napoli nei suoi confronti.
Forse, la soluzione del problema voragine è stato affrontato troppo bonariamente dando la possibilità ad Acquedotti SCPA di eseguire i lavori di somma urgenza prima di capirne le cause che hanno determinato il crollo, cause che al momento sarebbe difficile stabilire, quindi, salvato Acquedotti SCPA dall’esecuzione dei lavori in danno, non resta altro da fare che chiamare in causa gli Enti grossi, Città Metropolitana, e Regione con una forzatura, oppure tassando la collettività che non centra proprio niente con chi gestisce strade, fogne e impianti idrici della città di Qualiano.
Al riguardo ci sarebbe ancora tanto da dire, sia dal punto di vista tecnico, giuridico e amministrativo, ma sarebbe come dare ragione a quel grande che disse «Vigliacco, tu uccidi un uomo morto».
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