martedì 18 ottobre 2016

Dalla Caritas arriva l’allarme, la povertà aumenta col diminuire dell'età.


L’innalzamento dell’età pensionabile e la mancanza di lavoro in tutti i settori, stanno incrementando il numero dei poveri con l’inserimento dei giovani e pure dei giovanissimi.

Tempo fa i centri della Caritas erano affollati da persone anziane che chiedevano aiuto, adesso l’età indigente si sta modificando, a chiedere e ad aver bisogno d’aiuto sono sempre più i giovani, purtroppo la dura realtà smentisce la propaganda elettorale del premier secondo il quale la Nazione sarebbe in ripresa, forse, usa come modello di comparazione la sua situazione familiare, in un’Italia composta da giovani e giovanissimi in cerca di occupazione e gli adulti rimasti senza impiego.

Lo Stato sociale italiano è al collasso, la questione migranti, mentre penalizza la società, non favorisce certamente queste povere persone che abbandonano la loro terra per diventare schiavi italiani, essi rappresentano solo ricchezza per chi li sfrutta e per chi riempie i suoi cassetti con i 36 euro che sono elargiti per ogni extracomunitario che arriva, per questo li vanno addirittura a prendere sulle coste libiche per poi abbandonarli facendone degli sbandati dopo la loro registrazione, altrimenti niente 36 euro.

Secondo il rapporto dell’Ente d’assistenza, sono proprio queste persone a chiedere aiuto ai Centri di Ascolto della Caritas, dove fin dal 2015, gli italiani del sud diventati indigenti hanno superato molto quella degli immigrati, se a livello nazionale il peso degli stranieri continua a essere maggioritario (57,2%), nel Mezzogiorno gli italiani hanno fatto il sorpasso e sono al 66,6% i centri Caritas sono 1.649, dislocati su 173 diocesi e stanno affannando per tenere testa alla richiesta d’aiuto, ma questo al governo italiano, poco interessa.

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