Ponti d’ORO al nemico che fugge, in cinque lasciano le poltrone del Campidoglio e scappano, perché?
Forse sta cominciando a franare il terreno sotto i piedi dei vecchi gestori delle risorse finanziarie romane, la decisione di abbandonare le poltrone, forse non è tanto legata al taglio degli stipendi quanto alla perdita dei poteri con i quali la Capitale d’Italia è stata gestita dal potere che l’ha portata allo sfacelo negli ultimi tempi, la sindaca romana e l’intero M5s sono sotto assedio, il motivo è abbastanza chiaro, scarpe strette e tasche vuote, perso il potere di governo, perché restare?
Allora è proprio il caso di applicare la massima di un saggio imprenditore puteolano,” Ponti d’oro al nemico che fugge”, intanto la Raggi alla guida di ATAC ha già nominato Manuel Fantasia, un ingegnere nucleare di Montecompatri, gli altri vertici decapitati saranno degnamente sostituiti a breve e Roma ne beneficerà senz’altro con i sostituti.
Roma, negli ultimi tempi era diventata la capitale del malaffare, oggi tutti gli appartenenti alla vecchia casta fregarola sono contro il M5s, il perché è chiaro e lampante, la rivoluzione di onestà governativa sta togliendo la classica polpetta dal piatto dei corrotti e dei truffatori che stanno trovando i cassetti chiusi e le chiavi in tasca alla coraggiosa sindaca pentastellata.
Se il M5s riesce a resistere altri sei mesi ai colpi d’ariete degli avversari politici che stanno facendo comunella per sfondare il portone del Campidoglio e rovesciare il governo di Roma, aspirando a un ritorno alle origini truffaldine che da tempo immemore, hanno sbafato a danno dei romani, i quali, stanno iniziando a comprendere il gioco subdolo della terra bruciata che danneggia non solo la sindaca e il M5s, ma calpesta l’onestà di una gran parte dei cittadini virtuosi che sono stati costretti a vivere nella mafia romana umiliati e privati dei sacrosanti diritti.
Forse sta cominciando a franare il terreno sotto i piedi dei vecchi gestori delle risorse finanziarie romane, la decisione di abbandonare le poltrone, forse non è tanto legata al taglio degli stipendi quanto alla perdita dei poteri con i quali la Capitale d’Italia è stata gestita dal potere che l’ha portata allo sfacelo negli ultimi tempi, la sindaca romana e l’intero M5s sono sotto assedio, il motivo è abbastanza chiaro, scarpe strette e tasche vuote, perso il potere di governo, perché restare?
Allora è proprio il caso di applicare la massima di un saggio imprenditore puteolano,” Ponti d’oro al nemico che fugge”, intanto la Raggi alla guida di ATAC ha già nominato Manuel Fantasia, un ingegnere nucleare di Montecompatri, gli altri vertici decapitati saranno degnamente sostituiti a breve e Roma ne beneficerà senz’altro con i sostituti.
Roma, negli ultimi tempi era diventata la capitale del malaffare, oggi tutti gli appartenenti alla vecchia casta fregarola sono contro il M5s, il perché è chiaro e lampante, la rivoluzione di onestà governativa sta togliendo la classica polpetta dal piatto dei corrotti e dei truffatori che stanno trovando i cassetti chiusi e le chiavi in tasca alla coraggiosa sindaca pentastellata.
Se il M5s riesce a resistere altri sei mesi ai colpi d’ariete degli avversari politici che stanno facendo comunella per sfondare il portone del Campidoglio e rovesciare il governo di Roma, aspirando a un ritorno alle origini truffaldine che da tempo immemore, hanno sbafato a danno dei romani, i quali, stanno iniziando a comprendere il gioco subdolo della terra bruciata che danneggia non solo la sindaca e il M5s, ma calpesta l’onestà di una gran parte dei cittadini virtuosi che sono stati costretti a vivere nella mafia romana umiliati e privati dei sacrosanti diritti.
Nessun commento:
Posta un commento