A questo punto veramente c’è da temere che lo strumento urbanistico difficilmente spunterà sulle desolate terre della nostra città.
Durante le concitate fasi del Consiglio Comunale del 10/10 che hanno visto l’opposizione insorgere come non mai, uscendo addirittura dai canoni del civile senso di discussione parlamentare, l’uscita dalla sala Ciccio Nocera dei membri dell’opposizione aveva data l’impressione di essere una manifesta forma ostativa di dissenso per bloccare l’iter del Puc, o che magari l’accusa che il consigliere G. Cacciapuoti mosse al sindaco circa l’invito ai consiglieri di maggioranza a trattenersi nel suo ufficio alla fine dei lavori, volesse essere solo una mossa di reazione plateale del dissenso.
Ma il documento originale che dalla stessa sera ha cominciato a circolare su Facebook, contrasta, sconfessa, annulla e ridicolarizza la dichiarazione del sindaco circa la tenuta della doverosa segretezza della redazione del Puc al fine di evitare le speculazioni sui terreni in esso inclusi, dovuti al cambio di destinazione previsto dal tanto atteso strumento urbanistico, dichiarazione resa alla presenza di tutti i presenti, i quali, ritengono di essere stati offesi nella loro dignità di cittadini assieme agli stessi consiglieri e assessori.
Forse, nemmeno il prof. Moccia, incaricato della redazione dello strumento urbanistico, invitato quella sera a relazionare, si aspettava la volontà di abbandonare l’aula lanciata da Giulio Cacciapuoti, poco prima che andasse in discussione il terzo art. che riguardava proprio il Puc, fu proprio quell'invito ai consiglieri di maggioranza ad acquisire le notizie inerenti lo strumento in separata sede che determinò la loro uscita dall’aula, è stata una mossa poco scaltra del sindaco che ha attirato su di se fulmini, saette e anatemi, e non solo politici.
Per dovere e rispetto per l’informazione, ci è sembrato doveroso rimarcare questo passaggio che ha messo in luce una mossa poco consone alla carica di un sindaco scaltro e intelligente, l’uscita e la divulgazione di questo documento induce a pensare che l’opposizione aveva visto giusto riguardo agli interessi che già gravano sulla zona oggetto del Puc, come se veramente la sua redazione presentasse qualcosa di poco chiaro, una gestione privata dell’importante strumento.
Certamente, il sindaco De Luca saprà fugare i dubbi sorti nelle menti dei cittadini alla luce degli ultimi sviluppi e dare una spiegazione valida all’incongruenza sorta dopo la sua dichiarazione sulla segretezza per riacquistare il loro rispetto, dopotutto, c’è da dire che nonostante l’invito a trattenersi nel suo ufficio gran parte della maggioranza ha preferito prendere le distanze, forse, per evitare di essere coinvolti in una manovra poco chiara che avrebbe potuto compromettere il loro credo politico.
Durante le concitate fasi del Consiglio Comunale del 10/10 che hanno visto l’opposizione insorgere come non mai, uscendo addirittura dai canoni del civile senso di discussione parlamentare, l’uscita dalla sala Ciccio Nocera dei membri dell’opposizione aveva data l’impressione di essere una manifesta forma ostativa di dissenso per bloccare l’iter del Puc, o che magari l’accusa che il consigliere G. Cacciapuoti mosse al sindaco circa l’invito ai consiglieri di maggioranza a trattenersi nel suo ufficio alla fine dei lavori, volesse essere solo una mossa di reazione plateale del dissenso.
Ma il documento originale che dalla stessa sera ha cominciato a circolare su Facebook, contrasta, sconfessa, annulla e ridicolarizza la dichiarazione del sindaco circa la tenuta della doverosa segretezza della redazione del Puc al fine di evitare le speculazioni sui terreni in esso inclusi, dovuti al cambio di destinazione previsto dal tanto atteso strumento urbanistico, dichiarazione resa alla presenza di tutti i presenti, i quali, ritengono di essere stati offesi nella loro dignità di cittadini assieme agli stessi consiglieri e assessori.
Forse, nemmeno il prof. Moccia, incaricato della redazione dello strumento urbanistico, invitato quella sera a relazionare, si aspettava la volontà di abbandonare l’aula lanciata da Giulio Cacciapuoti, poco prima che andasse in discussione il terzo art. che riguardava proprio il Puc, fu proprio quell'invito ai consiglieri di maggioranza ad acquisire le notizie inerenti lo strumento in separata sede che determinò la loro uscita dall’aula, è stata una mossa poco scaltra del sindaco che ha attirato su di se fulmini, saette e anatemi, e non solo politici.
Per dovere e rispetto per l’informazione, ci è sembrato doveroso rimarcare questo passaggio che ha messo in luce una mossa poco consone alla carica di un sindaco scaltro e intelligente, l’uscita e la divulgazione di questo documento induce a pensare che l’opposizione aveva visto giusto riguardo agli interessi che già gravano sulla zona oggetto del Puc, come se veramente la sua redazione presentasse qualcosa di poco chiaro, una gestione privata dell’importante strumento.
Certamente, il sindaco De Luca saprà fugare i dubbi sorti nelle menti dei cittadini alla luce degli ultimi sviluppi e dare una spiegazione valida all’incongruenza sorta dopo la sua dichiarazione sulla segretezza per riacquistare il loro rispetto, dopotutto, c’è da dire che nonostante l’invito a trattenersi nel suo ufficio gran parte della maggioranza ha preferito prendere le distanze, forse, per evitare di essere coinvolti in una manovra poco chiara che avrebbe potuto compromettere il loro credo politico.
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