Hanno preso spunto dalla malavita i tre agenti di polizia arrestati per aver chiesto il pizzo a commercianti e imprenditori.
Per mesi, i tre agenti della Polizia Stradale arrestati con l'accusa di corruzione ed estorsione hanno preteso il pizzo da alcuni commercianti e imprenditori palermitani, concussione, estorsione e false attestazioni, sono queste le accuse scaturite dall’indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia.
Ad accusare gli agenti è stato un imprenditore stanco dei ricatti secondo la vittima, i poliziotti avrebbero preteso per mesi da alcuni commercianti e imprenditori somme di denaro minacciando le vittime che, se non avessero pagato, avrebbero subito multe e controlli continui, le vittime, stanche di subire, i tre finiti agli arresti domiciliari son: Nicolino Di Biagio, Giuseppe Sparacino e Francesco Paolo Minà, come riportato da quotidiano d'informazione “Leggo”.
Per mesi, i tre agenti della Polizia Stradale arrestati con l'accusa di corruzione ed estorsione hanno preteso il pizzo da alcuni commercianti e imprenditori palermitani, concussione, estorsione e false attestazioni, sono queste le accuse scaturite dall’indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia.
Ad accusare gli agenti è stato un imprenditore stanco dei ricatti secondo la vittima, i poliziotti avrebbero preteso per mesi da alcuni commercianti e imprenditori somme di denaro minacciando le vittime che, se non avessero pagato, avrebbero subito multe e controlli continui, le vittime, stanche di subire, i tre finiti agli arresti domiciliari son: Nicolino Di Biagio, Giuseppe Sparacino e Francesco Paolo Minà, come riportato da quotidiano d'informazione “Leggo”.
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