sabato 10 settembre 2016

Qualiano, il vice sindaco A. Castaldo, dal centro della masseria, sferra le sue zappate.

Antonio Castaldo, avversamente definito “Il padrone della masseria” sembra deciso a dare le sue zappate al fondo infestato dalla gramigna nella politica qualianese.

Qualiano, il vice sindaco, nonché, padrone della masseria, fa sul serio, in un’intervista esplosiva rilasciata in esclusiva alla Redazione del “Puntomagazine carta e web”, esprime tutta la sua amarezza per l’attuale situazione politica circa l’insostenibilità creatasi in seno alla maggioranza, alla base delle incomprensioni, secondo il vice sindaco, ci sarebbero le mancate promesse elargite al popolo in campagna elettorale come appunto si legge dalla sua intervista.

Dalle dichiarazioni del secondo cittadino sembrerebbe di capire che l’Amministrazione sia arrivata al bivio delle scelte del governino, rimpasto con rimescolamento delle cariche, oltre a una seria programmazione della linea politica da perseguire per il rispetto delle promesse elettorali alle quali quasi tutti sono legati mani e piedi, alcune delle quali rimaste pure chimere mettendo in cattiva luce anche quei politici che hanno creduto nelle promesse elargite e vorrebbero poterle mantenere.
Il vicesindaco con quanto dichiarato intende anche scusarsi con gli elettori che l’hanno sostenuto proprio perché hanno creduto nelle sue promesse che riguardavano la revisione della gestione dell’acqua e il Puc, due spinose questioni rimaste per il momento ancora irrisolte.

Per quanto riguarda l’acqua, la nuova commissione appositamente costituita, ha avuto un incontro con i dirigente della società SCPA, durante il quale, i vertici di SCPA sono stati accusati di arbitrarietà con gli aumenti e di non aver fatto pervenire le giuste informazioni in Comune tramite il suo rappresentante nel Cda, punzecchiati dai membri e dal vicesindaco, messi alle strette,  si lasciarono sfuggire che la documentazione riguardante gli aumenti e le modalità con le quali essi erano stati decisi, era stata inviata agli organi comunali due mesi prima per la sua approvazione senza avere nessun riscontro.

Anche in merito all’atteso Puc c’è qualcosa da dire, la città è ancora in sua attesa, inutile rivangare la promessa elettorale dei cento giorni alla quale solo uno sprovveduto avrebbe potuto credere, ma che a distanza di più di tre anni la sua stesura sia solo a conoscenza del sindaco pare una cosa non troppo giusta, a meno che, l’intendo del sindaco sia quello di gestirlo segretamente fino alla sua completezza per evitare infiltrazioni laterali che ne compromettano l’arrivo in porto come è successo da cinquant’anni a questa parte, ma anche in questo caso la segretazione non sarebbe tanto giustificata.

Altro motivo del contrasto sorto nella maggioranza, sarebbe costituita dalla conduzione politica di Piazza del Popolo, riguardo alla gestione della voragine che ha distanza di sedici mesi, la cittadinanza ancora non è informata delle scelte che l’Amministrazione intende prendere per la sua soluzione, tanto da indurre i cittadini a pensare che l’Amministrazione tiri a campare perché avrebbe accettato una relazione tecnica abbastanza aleatoria e vaga tanto da non dare certezze.

Come detto durante l’intervista rilasciata e pubblicata da Puntomagazine, a spalleggiare il secondo cittadino ci sarebbero i Consiglieri: De Vito, Margiore, Marrazzo, Giglio, Apostoli e Licciardiello, oltre agli Assessori: Odierno e Morgera, alla luce di ciò sembrerebbe chiaro che la compagine amministrativa si stia avviando verso un rimpasto necessario per evitare il commissariamento.

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