domenica 22 maggio 2016

Verdini, a Napoli per la Valente, figlio di pregiudicato nella lista Ala, qual’é il problema.

Perché verdini o qualche altro esponente politico del PD dovrebbe preoccuparsi dei candidati indagati, guardatevi intorno e ditemi se il solo indagato è Vitale Calone?

Verdini ha zittito tutti quelli che si volevano opporre alla candidatura nella lista Ala di Vitale Calone, secondo i bene informati, Calone sarebbe figlio di un pluripregiudicato vicino alla camorra, ebbene, cosa significa, una persona non può candidarsi solamente perché il padre è accusato di essere un affiliato camorrista, che centra il figlio con il padre, se il padre è un perseguitato della magistratura cosa deve farci il povero figlio che vorrebbe al momento solo essere eletto nel consiglio comunale.

Teoricamente, in un sistema politico che conta tantissimi esponenti di spicco, che in un modo o nell’altro sono indagati e accusati di gravi reati, che vanno dalla corruzione, alla concussione, di aver intascato bustarellone illecite, di aver gestito appalti miliardari e che anche da accusati e indagati continuano a governare il paese con le loro regole grazie proprio all’appoggio dei suoi amici politici e della lungaggine dei processi che quando arrivano a maturazione il popolo ha anche dimenticato le accuse.

«La lista è pulita, non cambio idea», è stata questa la risposta ai giornalisti intervenuti alla conferenza stampa di Denis Verdini, Verdini, altro personaggio che conta nel sistema politico attuale, dove più sei esposto giuridicamente, più forza politica hai, la sua posizione giuridica che vanta tanti processi con le più svariate accuse gli procura il grande peso politico di cui gode, oggi riesce a tenere la magistratura in scacco grazie ai cavilli legali e all’appoggio del premier che tiene lontano i magistrati, quindi, un indagato in più o in meno, che differenza fa

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