Dei tre articoli all’Odg, quello più discutibile e il terzo che prevedeva l’istituzione di una commissione laica come organo supervisore di "Acquedotto SCPA".
Il primo articolo all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del bilancio consuntivo esercizio finanziario del Comune anno 2015, l’opposizione diede battaglia avendo riscontrato la differenza di un milione di euro circa, tra quanto dichiarato dalla ragioneria del Comune e la somma effettivamente incassata dalla società Multiservizi spa che vanterebbe crediti verso l’Amministrazione appunto di un milione di euro, il bilancio tornerebbe in parità solo dopo aver regolato quanto dovuto alla partecipata, articolo approvato anche con l’avversità della minoranza.
Il secondo punto all’Odg. riguardava la modifica del regolamento comunale per l’esonero del pagamento dell’occupazione di suolo comunale durante le manifestazioni operate dalle movimenti sociali senza scopo di lucro, a volere questa modifica al regolamento è stato il consigliere Cacciapuoti che aveva inoltrato formale richiesta durante i lavori dello scorso Consiglio Comunale trovando l’appoggio di tutta l’Assise, l’articolo 2, fu approvato all’unanimità.
Quello che desta forti perplessità e stata l’istituzione della Commissione speciale che dovrebbe assumere il compito di supervisore alla questione e gestione dell’acqua da parte di Acquedotti SCPA.
Premesso che la gestione di Acquedotti SCPA è iniziata nel 2002 su concessione dell’allora Amministrazione, e che fin dal suo insediamento scoppiarono polemiche sia da parte della cittadinanza, sia da parte degli stessi amministratori, nel corso dei lavori dell’ultima consiliatura del 9/5, il consigliere Apostoli fece doverosamente osservare che tutti i politici presenti, a scarto dei pochi nuovi, negli anni passati, hanno votato e criticato l’affidamento della città a SCPA senza mai la necessaria forza e voglia di affrontare e risolvere il problema.
Assodato che la faccenda SCPA tra norme, regolamenti, concessioni e quant’altro, mostra di essere abbastanza complessa, tanto da far desistere le varie amministrazioni dallo scendere in guerra con essa, cosa potrebbe mai risolvere la nuova Commissione composta da liberi cittadini e non da giuristi esperti nel campo legale, al momento l’unico motivo valido che affiora alla mente è che serve un caprio espiatorio sul quale scaricare l’eventuale e sicuro insuccesso.
Lo stesso vice sindaco Castaldo, nel corso del suo intervento ha fatto rilevare che nulla è cambiato nel corso degli anni e che il rappresentante del Comune che siede nel Cda di SCPA, starebbe scarsamente collaborando con l’Amministrazione tenendo per se notizie importanti come l’immotivato aumento dei canoni e altre decisioni di vitale importanza dando quasi l’impressione di parteggiare più per l’Acquedotto SCPA che per l’Ente di Piazza del Popolo che lui dovrebbe rappresentare.
Il primo articolo all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del bilancio consuntivo esercizio finanziario del Comune anno 2015, l’opposizione diede battaglia avendo riscontrato la differenza di un milione di euro circa, tra quanto dichiarato dalla ragioneria del Comune e la somma effettivamente incassata dalla società Multiservizi spa che vanterebbe crediti verso l’Amministrazione appunto di un milione di euro, il bilancio tornerebbe in parità solo dopo aver regolato quanto dovuto alla partecipata, articolo approvato anche con l’avversità della minoranza.
Il secondo punto all’Odg. riguardava la modifica del regolamento comunale per l’esonero del pagamento dell’occupazione di suolo comunale durante le manifestazioni operate dalle movimenti sociali senza scopo di lucro, a volere questa modifica al regolamento è stato il consigliere Cacciapuoti che aveva inoltrato formale richiesta durante i lavori dello scorso Consiglio Comunale trovando l’appoggio di tutta l’Assise, l’articolo 2, fu approvato all’unanimità.
Quello che desta forti perplessità e stata l’istituzione della Commissione speciale che dovrebbe assumere il compito di supervisore alla questione e gestione dell’acqua da parte di Acquedotti SCPA.
Premesso che la gestione di Acquedotti SCPA è iniziata nel 2002 su concessione dell’allora Amministrazione, e che fin dal suo insediamento scoppiarono polemiche sia da parte della cittadinanza, sia da parte degli stessi amministratori, nel corso dei lavori dell’ultima consiliatura del 9/5, il consigliere Apostoli fece doverosamente osservare che tutti i politici presenti, a scarto dei pochi nuovi, negli anni passati, hanno votato e criticato l’affidamento della città a SCPA senza mai la necessaria forza e voglia di affrontare e risolvere il problema.
Assodato che la faccenda SCPA tra norme, regolamenti, concessioni e quant’altro, mostra di essere abbastanza complessa, tanto da far desistere le varie amministrazioni dallo scendere in guerra con essa, cosa potrebbe mai risolvere la nuova Commissione composta da liberi cittadini e non da giuristi esperti nel campo legale, al momento l’unico motivo valido che affiora alla mente è che serve un caprio espiatorio sul quale scaricare l’eventuale e sicuro insuccesso.
Lo stesso vice sindaco Castaldo, nel corso del suo intervento ha fatto rilevare che nulla è cambiato nel corso degli anni e che il rappresentante del Comune che siede nel Cda di SCPA, starebbe scarsamente collaborando con l’Amministrazione tenendo per se notizie importanti come l’immotivato aumento dei canoni e altre decisioni di vitale importanza dando quasi l’impressione di parteggiare più per l’Acquedotto SCPA che per l’Ente di Piazza del Popolo che lui dovrebbe rappresentare.
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