lunedì 22 aprile 2019

Qualiano, la parrocchia cara ai qualianesi chiusa ai fedeli nel giorno di pasquetta.

La Chiesa Santo Stefano alle ore 12:00 del lunedì d'Albis.
Per più di mezzo secolo, a torto o ragione, il lunedi dell’Angelo i battenti hanno ricevuto dal Parroco la Santa benedizione alla partenza e al ritorno dal Santuario, adesso non più.

I tempi cambiano, cambiano anche le esigenze dei sacerdoti che al mattino devono riposare e per questo chiedono ai devoti della Madonna dell’Arco di andare in Chiesa la sera precedente per ricevere la benedizione anziché il lunedì dell'Angelo dedicato alla tanto venerata Vergine, molti cittadini si sono sentiti indignati nel vedere le porte della Chiesa chiuse a mezzogiorno, preclusa al culto dei tanti fedeli che specialmente in questo giorno hanno sempre atteso in Chiesa e in piazza, il ritorno dei battenti dal Santuario per ringraziare assieme a loro la Santa Vergine dell’Arco, ma come già detto…i tempi cambiano.

Nonostante le direttive della Santa Sede, impartite continuamente allo scopo di avvicinare il popolo verso la catechesi e l’amore per le liturgie, l’ostinato modo di imporre regole e orari di comodo per frequentare il luogo del culto cristiano, invece di avvicinare, allontana sempre di più i fedeli dalla frequenza dell’amata parrocchia, abituati comer’erano a trovare la grande disponibilità del Ministro del culto qualianese nei momenti necessari a ritrovare se stessi.

La modernizzazione della Parrocchia Santo Stefano ha riguardato anche la mancata istaurazione del Santo Sepolcro del giovedi Santo, infatti, la comunità religiosa quest’anno ha dovuto fare a meno di immedesimarsi nelle funzioni religiose tramandate nei secoli, ma forse si sbaglia a colpevolizzare il Ministro della Chiesa per le tante omissioni, essendo lo stesso rimasto solo anche a celebrare la Santa Messa non ha più le possibilità fisiche di tenere l’andamento di un’intera comunità che fedele agli insegnamenti ricevuti, nel frattempo sta indirizzando la sua disponibilità verso altre parrocchie più ospitali.

Ma forse, non trovano accoglimento i tanti richiami e anatemi scagliati dal pulpito per cercare di raddrizzare una comunità sbandata, ipocrita e ignorante, richiamandola all’ordine, la chiesa si deve rispettare, in essa non si starnuta, e non si tossisce, se un fedele non si sente deve stare a casa e non dare fastidio al ministro di Dio nell’esercizio delle sue funzioni che è rimasto da solo a battersi nel nome di Gesù, gli stessi ministranti e assistenti alle funzoni religiose hanno abbandonato il loro ministero, altra massa di ignoranti.

Visto che il popolo è così arretrato e si rifiuta di accettare una dottrina progressista come quella che si sta invano tentando d’imporre, e che sta producendo l’effetto contrario, sarebbe il caso di ritornare sui propri passi, dare una rispolverata al Vangelo soffermandosi sul capitolo dell’umiltà, oppure di cambiare addirittura indirizzo chiedendo di poter insegnare religione ai giovani in qualche istituto scolastico, forse, questi ultimi per timore di un brutto voto starebbero al gioco, mentre la Chiesa riaquisterebbe il perduto carisma religioso eculturale.

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