Usura ed estorsioni sono i reati contestati al Parroco della Parrocchia di San Biagio di Limatola, attoniti e sbigottiti i fedeli del comune beneventano.
Il sacerdote avrebbe anche assoldato pregiudicati per farsi restituire i soldi dalle vittime, prestiti a tassi di usura che il prete prestava alle persone che si rivolgevano a lui per far fronte ai loro bisogni, concedeva prestiti a tassi elevati e speculava anche sulla miseria degli extracomunitari che fingeva di ospitare mentre invece, faceva pagare il fitto, a nero ovviamente e anche con la forza, di qui è scattato il sequestro di un intero palazzo intestato a suo nome, come si legge anche sul Corriere del Mezzogiorno.
La magistratura durante le indagini scattate a suo carico ha accertato il possesso di 13 autovetture di cui sette d’epoca, sistemate in parte nei locali della canonica parrocchiale, un immobile di pregio a Cimitile, in provincia di Napoli, e numerosi conti correnti bancari, mentre dalla dichiarazione dei redditi presentate nei vari anni risultava quasi bisognoso, ed ecco scattare il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Benevento del valore di circa un milione di euro.
Il sacerdote avrebbe anche assoldato pregiudicati per farsi restituire i soldi dalle vittime, prestiti a tassi di usura che il prete prestava alle persone che si rivolgevano a lui per far fronte ai loro bisogni, concedeva prestiti a tassi elevati e speculava anche sulla miseria degli extracomunitari che fingeva di ospitare mentre invece, faceva pagare il fitto, a nero ovviamente e anche con la forza, di qui è scattato il sequestro di un intero palazzo intestato a suo nome, come si legge anche sul Corriere del Mezzogiorno.
La magistratura durante le indagini scattate a suo carico ha accertato il possesso di 13 autovetture di cui sette d’epoca, sistemate in parte nei locali della canonica parrocchiale, un immobile di pregio a Cimitile, in provincia di Napoli, e numerosi conti correnti bancari, mentre dalla dichiarazione dei redditi presentate nei vari anni risultava quasi bisognoso, ed ecco scattare il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Benevento del valore di circa un milione di euro.
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