Una mortificazione che la Campania e la Napoli sana non meritano, i cinematografari sono riusciti a portare il fenomeno malavitoso direttamente nelle case e nelle strade.
La Gomorra televisiva è stata ideata, realizzata e trasmessa sfruttando la peggiore fase temporale camorristicamente parlando, che vede il cambio di tattica delle vecchie cosche che si stanno arroccando lasciando spazio a chi è disposto a farsi ammazzare per pochi spiccioli distraendo le forze dell'ordine mentre loro pongono in atto i loro loschi scopi, piccole fazioni malavitose nascono e si autodistruggono nel giro di poco tempo dando vita a un nuovo nucleo composto da pochi elementi che hanno la vita di breve durata trascinando appresso a loro inquirenti e forze dell'ordine.
Anche parte della stampa sembra essersi assoggettata al nuovo filone televisivo, pubblicizzare e addirittura pubblicare la trama della puntata giornaliera, fatta di tradimenti e omicidi che purtroppo stanno creando dei miti nei giovani sbandati con la predisposizione del passaggio rapido dalla baby gang, alla formazione di una propria banda, gang che nel giro di pochi mesi nasce, pasce e muore contribuendo solo a ingigantire il conto in banca dei cinematografari e dei grandi contrabbandieri.
Questa trasmissione televisiva è solamente una grande offesa alla Campania degli onesti, dove cultura, musica, canzoni, creatività, inventiva, voglia di vivere, e se vogliamo anche l’arte di arrangiarsi, sta cedendo il passo a quella che non si può nemmeno definire malavita, ma solo criminalità alla giornata, vale poco la vita umana per questi ragazzi disposti ad ammazzare e a morire veramente per pochi spiccioli, mentre i grandi trafficanti ammucchiano miliardi con il loro sangue.
La Gomorra televisiva è stata ideata, realizzata e trasmessa sfruttando la peggiore fase temporale camorristicamente parlando, che vede il cambio di tattica delle vecchie cosche che si stanno arroccando lasciando spazio a chi è disposto a farsi ammazzare per pochi spiccioli distraendo le forze dell'ordine mentre loro pongono in atto i loro loschi scopi, piccole fazioni malavitose nascono e si autodistruggono nel giro di poco tempo dando vita a un nuovo nucleo composto da pochi elementi che hanno la vita di breve durata trascinando appresso a loro inquirenti e forze dell'ordine.
Anche parte della stampa sembra essersi assoggettata al nuovo filone televisivo, pubblicizzare e addirittura pubblicare la trama della puntata giornaliera, fatta di tradimenti e omicidi che purtroppo stanno creando dei miti nei giovani sbandati con la predisposizione del passaggio rapido dalla baby gang, alla formazione di una propria banda, gang che nel giro di pochi mesi nasce, pasce e muore contribuendo solo a ingigantire il conto in banca dei cinematografari e dei grandi contrabbandieri.
Questa trasmissione televisiva è solamente una grande offesa alla Campania degli onesti, dove cultura, musica, canzoni, creatività, inventiva, voglia di vivere, e se vogliamo anche l’arte di arrangiarsi, sta cedendo il passo a quella che non si può nemmeno definire malavita, ma solo criminalità alla giornata, vale poco la vita umana per questi ragazzi disposti ad ammazzare e a morire veramente per pochi spiccioli, mentre i grandi trafficanti ammucchiano miliardi con il loro sangue.
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