A Casoria, sono stati arrestati gli ultimi tre elementi della banda di albanesi che operava nelle ville abitate, costringeva con torture a rivelare i nascondigli di soldi e oggetti.
In alcuni casi i rapinatori non lesinarono di torturare i bambini alla presenza dei loro genitori per arrivare al malloppo, una tecnica che porta di sicuro al nascondiglio, ma che mostra anche la crudeltà con la quale arrivavano a scoprire il malloppo e depredare le case delle sfortunate vittime, generalmente non attaccavano case isolate, avevano trovato il modo di costringere i proprietari alla collaborazione, una banda composta totalmente da otto albanesi, finalmente messa al sicuro.
Otto banditi di nazionalità albanese, da diversi anni in Italia operava sul sicuro, in qualche caso, le torture inflitte per far parlare i proprietari sono arrivate all’inverosimile estirpando anche i denti a vivo per costringere le vittime a parlare, per questi delinquenti non basterebbe nemmeno la galera che diventa luogo di villeggiatura per quello che meriterebbero, invece, quasi sicuramente tra pochi mesi saranno scarcerati e pronti per riprendere le loro losche attività sputando sul nostro codice penale.
Sono stati arrestati dai Carabinieri di Casoria, la banda aveva la sua base operativa a Caivano, in provincia di Napoli, operavano di solito nelle ore notturne, il raggio d’azione molto ampio era compreso tra Basilicata e Campania, si spostavano da veri criminali con auto rubate e contraffatte e con abbigliamento da grandi rapinatori come si legge sul Mattino di Napoli, il tutto garantito dalla leggerezza delle pene che si applicano in Italia a differenza del loro paese di origine che avrebbe già buttato le chiavi della cella nelle fogne luride.
In alcuni casi i rapinatori non lesinarono di torturare i bambini alla presenza dei loro genitori per arrivare al malloppo, una tecnica che porta di sicuro al nascondiglio, ma che mostra anche la crudeltà con la quale arrivavano a scoprire il malloppo e depredare le case delle sfortunate vittime, generalmente non attaccavano case isolate, avevano trovato il modo di costringere i proprietari alla collaborazione, una banda composta totalmente da otto albanesi, finalmente messa al sicuro.
Otto banditi di nazionalità albanese, da diversi anni in Italia operava sul sicuro, in qualche caso, le torture inflitte per far parlare i proprietari sono arrivate all’inverosimile estirpando anche i denti a vivo per costringere le vittime a parlare, per questi delinquenti non basterebbe nemmeno la galera che diventa luogo di villeggiatura per quello che meriterebbero, invece, quasi sicuramente tra pochi mesi saranno scarcerati e pronti per riprendere le loro losche attività sputando sul nostro codice penale.
Sono stati arrestati dai Carabinieri di Casoria, la banda aveva la sua base operativa a Caivano, in provincia di Napoli, operavano di solito nelle ore notturne, il raggio d’azione molto ampio era compreso tra Basilicata e Campania, si spostavano da veri criminali con auto rubate e contraffatte e con abbigliamento da grandi rapinatori come si legge sul Mattino di Napoli, il tutto garantito dalla leggerezza delle pene che si applicano in Italia a differenza del loro paese di origine che avrebbe già buttato le chiavi della cella nelle fogne luride.
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