mercoledì 10 febbraio 2016

Quarto, la sindaca Rosa Capuozzo ha fatto la sua scelta, ha ritirato le dimissioni.

«Ho deciso di restare per difendere la mia città» è la motivazione data dalla sindaca per giustificare la sua permanenza sulla prima poltrona del governo cittadino.
In questi giorni di pari o dispari se ne sono dette tante all’indirizzo della sindaca quartese, l’attaccamento alla poltrona, ha assaporato il gusto e il sapore del potere, e tante altre, ma la voce più assordante sarebbe quella che circola nei bar e sui marciapiedi e che arriva come una condanna, secondo facinorosi e voci di popolo, la Capuozzo sarebbe finita agli ordini dei padri di chi la voleva ricattare e che le avrebbero imposto di continuare il suo mandato, mandato che ormai ha perso il suo valore.

L'annuncio della sua ripresa è stato dato nel corso della conferenza stampa il giorno prima della scadenza dei termini adesso per lei si apre un altro scenario di governo, non disponendo più della sua maggioranza, sarà costretta a chiedere la disponibilità dell’opposizione, ciò non le permetterà un governo secondo la logica iniziale ma subordinata alla volontà dei membri dell’opposizione, i quali, eventualmente potrebbero essere assoggettati alla voce della montagna incantata ritornata padrona della città.

A conti fatti, forse, le sarebbe convenuto di più dimettersi e abbandonare la poltrona come voleva il direttivo del MoVimento, avrebbe conservato la sua integrità pentastellata, alla prossima tornata elettorale avrebbe goduto dell’appoggio incondizionato del MoVimento oltre a quello dei cittadini che l’avrebbero continuato a stimare per l’integerrimità dimostrata sul campo, adesso invece le ipotesi più insistenti sarebbero quelle di essere finita agli ordini di chi voleva combattere.

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