Sarebbe l'esercito la soluzione della sicurezza a Napoli secondo il ministro Angelino Alfano, la sua ricetta per debellare la criminalità a Napoli, forse, una soluzione peggiore del male.
Secondo gli ultimi avvenimenti che hanno riportato Napoli sulle prime pagine dei quotidiani, è chiara la confusione che si sta facendo definendo atti camorristici gli ultimi omicidi che hanno sporcato di sangue le strade cittadine, non si tratta più di camorra la quale ha un suo codice di rispetto per la vita umana, colpisce laddove ritiene necessario per non perdere il proprio potere ma sempre nel rispetto dei ruoli, invece quello che si sta esercitando è solamente bassa criminalità.
Gli ultimi tre omicidi, e le modalità con le quali sono stati commessi, sembrano non lasciare dubbi sulla matrice delittuosa e sui suoi diretti esecutori, forse sicari poco più che adolescenti che lanciano la loro sfida alle istituzioni con l’assurda pretesa di vincere, non c’è niente di camorristico ma solo criminalità a basso costo, manovalanza assoldata per strada grazie alla mancanza di lavoro e alle loro tasche vuote diventano criminali e vittime allo stesso tempo, perché quando diventano loro stessi un ostacolo, vanno eliminati.
Forse è proprio quello che sta succedendo e il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, ' vede la soluzione al problema nell’esercito per strada, non valutando che l’esercito non farebbe altro che potenziare la sfida alle istituzioni per trasgredire, forse, invece la ricetta sarebbe diversa, la creazione di posti di lavoro senza dubbio ridurrebbe le disponibilità umane dalle mani dei capi della criminalità, come pure un maggior contrasto non tanto allo spaccio, ma all’importazione della droga potrebbe dare risposte migliori, non risolutive, ma, migliori.
Secondo gli ultimi avvenimenti che hanno riportato Napoli sulle prime pagine dei quotidiani, è chiara la confusione che si sta facendo definendo atti camorristici gli ultimi omicidi che hanno sporcato di sangue le strade cittadine, non si tratta più di camorra la quale ha un suo codice di rispetto per la vita umana, colpisce laddove ritiene necessario per non perdere il proprio potere ma sempre nel rispetto dei ruoli, invece quello che si sta esercitando è solamente bassa criminalità.
Gli ultimi tre omicidi, e le modalità con le quali sono stati commessi, sembrano non lasciare dubbi sulla matrice delittuosa e sui suoi diretti esecutori, forse sicari poco più che adolescenti che lanciano la loro sfida alle istituzioni con l’assurda pretesa di vincere, non c’è niente di camorristico ma solo criminalità a basso costo, manovalanza assoldata per strada grazie alla mancanza di lavoro e alle loro tasche vuote diventano criminali e vittime allo stesso tempo, perché quando diventano loro stessi un ostacolo, vanno eliminati.
Forse è proprio quello che sta succedendo e il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, ' vede la soluzione al problema nell’esercito per strada, non valutando che l’esercito non farebbe altro che potenziare la sfida alle istituzioni per trasgredire, forse, invece la ricetta sarebbe diversa, la creazione di posti di lavoro senza dubbio ridurrebbe le disponibilità umane dalle mani dei capi della criminalità, come pure un maggior contrasto non tanto allo spaccio, ma all’importazione della droga potrebbe dare risposte migliori, non risolutive, ma, migliori.
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