sabato 23 gennaio 2016

Apple a Napoli, alla faccia di chi offende e ritiene il popolo del Sud solo assistenzialista.

La direzione del colosso dell’informatica e della telefonia ha scelto la città di Napoli per il suo rilancio nel settore della tecnologia e dell’informatica.

Oggi il Mattino di Napoli ha pubblicato un bellissimo articolo di Antonio Polito inerente all’investimento dell’Apple a Napoli, la ragione della scelta del colosso incentrata sul territorio di Napoli, sarebbe legata alle capacità creative e intellettive del popolo del Sud della penisola che in tante occasioni ha dimostrato di avere una creatività che il mondo ci invidia, gli italiani del Sud si stanno distinguendo nel mondo e nelle più disparate branche, maggiormente nel settore sanitario.

A dispetto di chi ha sempre ritenuto mezza Italia solo assistenzialista e inefficiente, non c’è un giorno che dal mondo non arrivano notizie dei nostri corregionali che si distinguono in tutti i settori nel mondo, ai quali vengono affidate le direzioni di importantissimi centri di ricerca e di sviluppo, non a caso la Apple ha scelto Napoli per il suo rilancio che fonda le sue certezze nelle facoltà mentali, nell’inventiva, nella creatività del popolo del Sud e prettamente dei napoletani.

C’è stato un tempo politico in Italia durante il quale si prospettava la divisione in due parti del territorio italiano, è facile prevedere che a rimetterci sarebbe stata la parte settentrionale con il ritorno a casa dei milioni di cittadini che producono e dirigono i vari dicasteri del Nord, e che una volta nella loro zona, sarebbero stati costretti a scrollarsi di dosso la maldicenza dei vari Bossi che si alternano alla guida del Nord e considerano il Sud solo un ricettacolo di voti.

L’arrivo di Apple a Napoli potrà segnare il vero momento della ripresa dei ruoli con l’acquisizione della personale rispettabilità di tutti i cittadini che da Roma in giù rappresentano la nuova forza intellettiva nel mondo con l'assunzione di 600 giovani e con la speranza della localizzazione nella zona di Bagnoli che rilancerebbe anche la spendida area della dismessa Italsider.

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