Le accuse contestate ad Alessandro Falco, che secondo il gip si baserebbero su presunti legami col boss Zagaria sono state puntualmente controbattute dall’indagato.
Tre lunghe ore è durato l’interrogatorio degli inquirenti, nella giornata di sabato, nei confronti del proprietario del complesso commerciale Jambo accusato di aver costruito il grande centro Jambo con l’appoggio del clan capeggiato da Michele Zagaria che a sua volta avrebbe addomesticato la politica per le necessarie concessioni e permessi comunali concedendo appoggio politico al sindaco e ad alcuni suoi collaboratori, per il gip, tutto sarebbe stato governato da Zagaria.
Falco ha respinto tutte le accuse chiarendo la sua posizione in tutto l’impianto accusatorio che secondo i suoi legali si baserebbero su supposizioni e indizi, all’interrogatorio condotto dal giudice Federica Colucci, ha assistito anche il pm Francesco Curcio della Direzione Nazionale Antimafia. Come riportato anche dal Mattino di Napoli, attualmente per ordine della magistratura gli uffici del centro commerciale Jambo sono stati posti dotto sequestro preventivo in attesa di accertamenti.
Alessandro Falco, assistito dai suoi avvocati, ha chiarito tutti gli aspetti e gli sviluppi del percorso Jambo, dalla nascita fino al momento dell’irruzione degli inquirenti, fornendo documentazioni di certificazioni, permessi, concessioni, acquisti e altro dando la propria disponibilità a tutte le richieste che la magistratura ritenesse opportuno chiarire rigettando categoricamente la sua dipendenza dal boss Zagaria.
Tre lunghe ore è durato l’interrogatorio degli inquirenti, nella giornata di sabato, nei confronti del proprietario del complesso commerciale Jambo accusato di aver costruito il grande centro Jambo con l’appoggio del clan capeggiato da Michele Zagaria che a sua volta avrebbe addomesticato la politica per le necessarie concessioni e permessi comunali concedendo appoggio politico al sindaco e ad alcuni suoi collaboratori, per il gip, tutto sarebbe stato governato da Zagaria.
Falco ha respinto tutte le accuse chiarendo la sua posizione in tutto l’impianto accusatorio che secondo i suoi legali si baserebbero su supposizioni e indizi, all’interrogatorio condotto dal giudice Federica Colucci, ha assistito anche il pm Francesco Curcio della Direzione Nazionale Antimafia. Come riportato anche dal Mattino di Napoli, attualmente per ordine della magistratura gli uffici del centro commerciale Jambo sono stati posti dotto sequestro preventivo in attesa di accertamenti.
Alessandro Falco, assistito dai suoi avvocati, ha chiarito tutti gli aspetti e gli sviluppi del percorso Jambo, dalla nascita fino al momento dell’irruzione degli inquirenti, fornendo documentazioni di certificazioni, permessi, concessioni, acquisti e altro dando la propria disponibilità a tutte le richieste che la magistratura ritenesse opportuno chiarire rigettando categoricamente la sua dipendenza dal boss Zagaria.
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