Vicenda Jambo, il sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo si è costituito per chiarire la sua posizione in merito alle accuse che risulterebbero a suo carico.
Nel tardo pomeriggio di oggi, il sindaco di Trentola Ducenta si è costituito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, il sindaco risulta essere destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, era ricercato dallo scorso 10 dicembre, perché secondo la magistratura, sarebbe implicato in prima persona assieme ad altre persone di rilievo nell’ambito comunale e dell’Ufficio tecnico, di aver agevolato con il suo potere nell’ambito comunale, il clan Zagaria in cambio di aiuto nella passata campagna elettorale.
Griffo è accusato di concorso esterno nell’organizzazione camorristica, l’accusa è di aver posto le sue funzioni al servizio del clan Zagaria, esercitato le funzioni pubbliche in modo da soddisfare le richieste provenienti dal clan Zagaria manipolando favorevolmente licenze edilizie, convenzioni e appalti pubblici in cambio di sostegno elettorale.
L’intera vicenda sembra non aver intaccato nemmeno minimamente né, i circa duemila lavoratori impiegati nelle varie attività, né la frequenza dell’utenza che continua come prima ad affollare i tantissimi negozi, i centri di ristoro e il centro commerciale alimentare interno, insomma, una risposta positiva da parte del pubblico per nulla impensierito dalla presunta presenza camorristica imputata ai proprietari che dovranno dimostrare la loro estraneità ai fatti che sarebbero stati loro contestati.
Nel tardo pomeriggio di oggi, il sindaco di Trentola Ducenta si è costituito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, il sindaco risulta essere destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, era ricercato dallo scorso 10 dicembre, perché secondo la magistratura, sarebbe implicato in prima persona assieme ad altre persone di rilievo nell’ambito comunale e dell’Ufficio tecnico, di aver agevolato con il suo potere nell’ambito comunale, il clan Zagaria in cambio di aiuto nella passata campagna elettorale.
Griffo è accusato di concorso esterno nell’organizzazione camorristica, l’accusa è di aver posto le sue funzioni al servizio del clan Zagaria, esercitato le funzioni pubbliche in modo da soddisfare le richieste provenienti dal clan Zagaria manipolando favorevolmente licenze edilizie, convenzioni e appalti pubblici in cambio di sostegno elettorale.
L’intera vicenda sembra non aver intaccato nemmeno minimamente né, i circa duemila lavoratori impiegati nelle varie attività, né la frequenza dell’utenza che continua come prima ad affollare i tantissimi negozi, i centri di ristoro e il centro commerciale alimentare interno, insomma, una risposta positiva da parte del pubblico per nulla impensierito dalla presunta presenza camorristica imputata ai proprietari che dovranno dimostrare la loro estraneità ai fatti che sarebbero stati loro contestati.
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