martedì 2 giugno 2015

Brogli elezioni, da più parti si sono levate voci di brogli e voti venduti.

Denunce d’irregolarità sono state presentate nei comuni di Quarto, Arzano, Crispano. A Grumo Nevano, Casavatore, cose isolate che però non hanno influenzato la bilancia elettorale.

Le denunce sono scattate anche nei riguardi di chi dovrebbe costituire e rappresentare il legale svolgimento delle operazioni di voto, il presidente del seggio elettorale, in altre occasioni, persone che avrebbero venduto il voto per pochi euro, queste poche persone che si sarebbero macchiate d’illegalità, sicuramente non hanno influenzato la determinazione delle quote degli eletti e degli sconfitti.

La compravendita del voto, è una cosa vecchia come la prostituzione, e come questa, non si riuscirà mai a debellarla, invece, quelli che andrebbero combattuti sono i giochi di potere, come il cambio della casacca all’ultima settimana della campagna elettorale, li si annida il vero voto di scambio, un cambio del colore politico abbandonando la vecchia fede in cambio dell’ottenimento di favori, manovre capaci di stravolgere le sorti delle elezioni dettate dal potere e dalla voglia ancora di essere.

Forse è proprio in queste mosse nella scacchiera politica che si annida il futuro della legalità dei governi, questi passaggi all’ultimo momento tra esponenti avversi politicamente portano a pensare al peggio, e anche questo peggio sarà immancabilmente caricato sulle spalle dei cittadini campani che dovranno contribuire al mantenimento degli accordi sottobanco stipulato dai grandi pupari politici.

Nessun commento: