venerdì 17 aprile 2015

Sì al termovalorizzatore di Giugliano, ricorso respinto.

Arrivata la sentenza della prima sezione del Tar Campania ad annullare il ricorso dei comuni che si costituirono contro la costruzione del termovalorizzatore.

Secondo il Tar della Campania il termodistruttore si deve costruire laddove fu deciso e planimetricamente dislocato, respingendo il ricorso presentato dai comuni di Marano di Napoli, Villaricca, Melito di Napoli, Trentola Ducenta, Mugnano di Napoli, Qualiano, Lusciano e Calvizzano, contro il Commissario straordinario per la realizzazione del termovalorizzatore al fine di ottenere l’annullamento del bando di gara per l’affidamento della concessione per la sua progettazione definitiva ed esecutiva.

Le motivazioni che accompagnarono il ricorso furono l’arbitraria localizzazione, in quanto, non sarebbe stata considerata del tutto la tutela ambientale delle aree individuate che andrebbero bonificate invece di infettarle maggiormente, per la politica non ci sarebbero le condizioni di prendere in esame un altro sito, essendo stato scelto quello più ideale data la vicinanza con il materiale da distruggere, oltre alla riduzione dei costi previsti per lo spostamento delle balle da altre parti.

Nel rigettare il ricorso, per far digerire la pillola, la politica ha assicurato che mediante l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili a difesa della salute della popolazione e dell’ambiente, quale la tecnologia del “gassificatore con torce al plasma”, le quali non produrrebbero combustione di tipo ossidativo, e quindi, il mostro non sarebbe pericoloso come si crede, beato chi ci crede.

Pareva oltremodo impossibile adesso che il Mose e finito, che l’Expo si avvia al completamento, che i grandi scandali hanno subito una pausa d’arresto, che i nostri politici si lasciassero sfuggire la nuova fonte di truffe milionarie costituita dalla costruzione dell’eco mostro campano, vi pare poco, la possibilità di mettere le mani  nel cassetto dell’eco mostro e rapinare lecitamente fiumi di denaro, e sarà ancora compito dei solerti cittadini rifocillare nuovamente il cassetto, facendo diventare il popolo campano. Povero e bastonato.

Don Patriciello
Poiché ormai il loro progetto può dirsi approdato, sarebbe il caso di riesaminare una mia vecchia proposta: assodato che bisogna continuare ancor di più a sorbire sostanze tossiche per forza, perché non tracciare un cerchio di opportuno diametro e chiedere per tutti quelli che stanno dentro al cerchio, l’esonero al pagamento di tutti i tributi dovuti in cambio della salute per minimo un trentennio, sarebbe un modo equo di distribuire i disagi con tutto il popolo italiano, i campani con la salute e i privilegiati con i tributi, forse vedremmo insorgere un poco tutti e non solo il popolo nel cratere e col deretano sui carboni.
 

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