I vari progettisti
partecipanti al bando, lamentano la poca trasparenza usata per l’affidamento
dell’importante incarico comunale.
Secondo alcuni progettisti che hanno partecipato al bando di
gara per l’aggiornamento del Piano di
Protezione Civile Comunale, indetto dal Comune di Qualiano, approvato e
pubblicato con Determina n° 2 del 25/02/2015, le modalità dell’affidamento non
sarebbero del tutto chiare, il bando, avrebbe visto l’interesse di ben otto
studi professionali della zona, presumibilmente con le carte in regola, per non
aver ricevuto comunicazione di anomalie documentali in merito, servizio però, conferito
all’unico partecipante esterno, di qui la reazione.
Il servizio, in data 25/03/2015, è stato affidato all’ing.
Antonio Masturzo di Salerno, unico studio non presente nell’ambito oggetto del
monitoraggio e delle migliorie necessarie al territorio qualianese, per
l’espletamento del quale e necessaria, (come
da richiesta), la perfetta conoscenza del comprensorio urbano in sofferenza,
il malcontento dei professionisti esclusi riguarda non il merito, ma la forma
con la quale è avvenuto l’affidamento, secondo loro, privatistica e
discrezionale.
L’Amministrazione nel bando di gara, al punto 5, lettera c, avrebbe
chiesto esplicitamente oltre all’interesse professionale, l’approfondita conoscenza
del territorio, mentre nel conferimento dell’incarico ha ritenuto valida
l’unica offerta d’oltre Provincia, sarebbe compito doveroso
dell’Amministrazione, al fine di non offuscare la dichiarata trasparenza,
chiarire con gli altri partecipanti il criterio adottato nella valutazione e
nel conferimento dell’incarico, indicando i meriti riscontrati e non posseduti
dai tecnici qualianesi.
Nella settimana antecedente le festività pasquali, i
consiglieri di opposizione hanno protocollato una nota di risentimento con la
richiesta di annullamento dell’affido, oltre a una maggiore trasparenza futura
nell’espletamento e aggiudicazione dei lavori oggetti di bandi di gara non
tanto chiari, secondo alcuni, i bandi si presterebbero a raggiri e
personalizzazioni politiche per l’affidamento discrezionale senza badare ai
veri meriti.
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