giovedì 5 marzo 2015

Qualiano, la villa comunale deserta, inagile e nell’abbandono più assoluto.



È sconfortante vedere un bene comune di grande utilità andare in malora giorno dopo giorno, sempre più abbandonato a se stesso.
Pavimentazione rotta o saltellante, barriera di recinzione dissaldata e prossima a cadere addosso a qualche bambino temerario, cordonatura
delle aiuole buttata all’aria, parapetti in c.a. rotti e con i tondini offensivi pronti a ficcarsi nel corpo di chi ci cade sopra, il quadro elettrico che distribuiva energia nelle occasioni, divelto e con i cavi a vista e alla portata dei bambini, illuminazione notturna molto compromessa e non funzionante, servizio igienico sanitario promiscuo, (uno solo per uomini e donne), wc per diversamente abili mai costruito, attrezzature ludiche non funzionanti, fontana decorativa colma di acqua piovana e forse anche di ranocchie, alberatura in sofferenza perché non potata, personale addetto male impiegato e indipendente.

È questo il quadro sconfortante e desolante che si presenta agli occhi di chi azzarda a entrarci, volendo appoggiare la tesi dell’assessore B. Cerqua, quando incluse nelle cose non a norma anche la villa comunale, vuol dire minimizzare, non a norma è una cosa inagibile, mentre addirittura pericolosa è un’altra, l’anno scorso ha visto scontrarsi le varie forze politiche sul grande dilemma della privatizzazione o l’affidamento a un soggetto privato, ma dopo il nulla di fatto, la struttura pubblica si trova ancora in attesa e molto peggiorata.

Sta dimostrando grande coraggio l’attuale Amministrazione a voler persistere nel governare la città, costretta a combattere tutti i giorni (come dichiarato dallo stesso Sindaco), con le casse vuote che non permettono di affrontare e risolvere i tanti problemi cittadini, strade rotte, debiti dichiarati pubblicamente e da onorare, contenziosi con altri enti, avversità politiche da parte della minoranza e non solo, l’Istituto alberghiero che non è più partito diventando un’altra speranza cittadina spenta, quelli esposti, rappresentano solo una parte dei problemi che attanagliano il Sindaco e la giunta.

La disarmante situazione fa cadere le braccia, molti cittadini trovandosi al posto del Sindaco, alla guida di una sgangherata città, avrebbe fatto come Papa Benedetto, avrebbe abdicato passando la patata bollente a qualcun altro, ma forse le spiegazioni a tanto zelo sono da ricercare altrove, dove al pubblico non è permesso entrare e capir

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