La vincita si è concretizzata in una ricevitoria di Ponticelli, come si legge sul Mattino di Napoli, in un quartiere del napoletano spesso oggetto della cronaca nera, dove non risulterebbero famiglie molto agiate oppure sono volutamente occultate, quindi, se la vincita è arrivata in una famiglia non troppo danarosa, fa molto piacere.
La notizia però, non dovrebbe costituire motivo per pubblicizzare il gioco spronando tantissime persone a puntare su questo o quell’altro tipo di tipo di gioco nella speranza che l’evento si ripeta, in genere il gioco arricchisce solo chi lo gestisce, e le vincite sporadiche che si manifestano raramente, sembrano elargite apposta per attirare la povera gente a tentare le fortuna con i pochi spiccioli che gli sono rimasti ammalandosi sempre di più con la febbre del gioco.
Non a caso, lo Stato negli ultimi anni si è inventato questi ultimi tipi di giochi del tabellone che mangia soldi ogni cinque minuti rafforzando le casse statali, non parliamo poi della moltitudine di gratta e vinci disponibili, i quali , se va bene regalano dieci euro, ma quasi sempre niente, è accertato ormai che i giocatori assidui appartengono proprio alla categoria dei disperati, di chi vive nella speranza della vincita, ma bisogna sempre tenere presente il vecchio detto: chi vive di speranza, disperato muore, e che gli unici soldi vinti; sono quelli non giocati.
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